Cna al Governo: così l’Irap aumenta

Cna al Governo: così l’Irap aumenta

“Tre milioni di imprese italiane sotto l’albero di Natale troveranno la brutta sorpresa dell’aumento Irap. Per reperire i fondi necessari a ridurre l’Irap alle imprese con dipendenti contrattualizzati a tempo indeterminato, la Legge di Stabilità annulla la riduzione del 10% dell’imposta per tutte le imprese promessa lo scorso aprile. Ma tutte le imprese aspirano legittimamente alla riduzione dell’Irap, una imposta che non dovrebbe nemmeno esistere. Per non svantaggiare le micro imprese, quindi, va previsto un significativo innalzamento della franchigia Irap, oggi fissata a 10.500 euro. Una correzione che eviterebbe incomprensibili disparità di trattamento”. E’ stato il duro commento di Sergio Silvestrini su uno dei punti cardini per le imprese della Legge di Stabilità in vista della sua approvazione. Se infatti è apprezzabile la diminuzione del carico fiscale sulle imprese con la deduzione del costo del lavoro dall'imponibile Irap, occorre che la riduzione riguardi anche i 3 milioni di imprese senza dipendenti con un innalzamento della franchigia Irap, evitando la beffa addirittura di un incremento dal 3,5% al 3,9% per questi soggetti.

Sugli altri aspetti della legge, i rappresentanti di Rete Imprese Italia (Cna, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Casartigiani) all’audizione presso la Commissione Bilancio della Camera hanno giudicato “Positivo il complesso della manovra, con apprezzabili tratti espansivi, in controtendenza rispetto all’approccio rigorista finora adottato”. Rete Imprese Italia rileva, però, la necessità di accentuare gli interventi per il rilancio dell'economia e degli investimenti, con un sostegno più energico ad alcune linee già definite nel Decreto "Sblocca Italia", come il recupero e la riqualificazione del territorio, gli interventi per l'edilizia, un sostegno più deciso all'innovazione nelle Pmi.

Secondo Rete Imprese Italia, la manovra si regge su una consistente ma ancora insufficiente riduzione della spesa pubblica.

Le imprese fino a 50 dipendenti dovranno anche affrontare le difficoltà derivanti dal diritto dei dipendenti di farsi anticipare la quota annuale di Tfr in busta paga dal marzo prossimo. Positivo il giudizio sulla riduzione triennale del costo contributivo a carico delle imprese che faranno assunzioni a tempo indeterminato.

Invece la sforbiciata di 150 milioni di euro prevista nella Legge di Stabilità, rischia di mettere ko i patronati, soggetti indispensabili per l’accesso gratuito ai diritti in tema di pensioni, invalidità, assistenza.

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