Industria 4.0, come orientarsi fra le numerose agevolazioni previste e

Industria 4.0, come orientarsi fra le numerose agevolazioni previste e

Uno dei principali punti di forza del Piano nazionale varato dal Governo per incentivare il sistema produttivo italiano all’innovazione dei processi e della dotazione tecnologica, sono certamente le agevolazioni di natura fiscale messe in campo a supporto degli investimenti delle singole imprese per evolversi verso Industria 4.0.
Nell’intervista ad Alessandro Puccia, Consulente di Serfina srl in materia di credito e finanzia agevolata, le caratteristiche e le opportunità offerte dai diversi strumenti normativi e leve fiscali e alcuni consigli per orientarsi nella scelta dei più convenienti.

Puccia, quali sono, e che caratteristiche hanno, i principali strumenti che il Governo ha messo in campo per agevolare e sostenere le imprese che vogliono diventare 4.0?

Gli strumenti di agevolazione messi in campo per sostenere ed incentivare le imprese ad intraprendere questo percorso di innovazione tecnologica e trasformazione del processo produttivo sono diversi e di varia natura.
La Nuova Legge Sabatini, (fruibile solo dalle Piccole e Medie imprese, per intenderci le imprese con meno di 250 dipendenti e fatturato non superiore a 50 milioni di euro) per gli investimenti in tecnologie cosiddette abilitanti (cioè Beni, macchinari o impianti, strumentali all’attività e il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori ed azionamenti, o ancora dispositivi elettronici per l’interazione uomo-macchina) che riconosce sul finanziamento (mutuo o leasing) acceso per l’acquisto di tali beni un contributo a fondo perduto maggiorato di un 30% rispetto al  normale contributo che tale strumento riconosce su finanziamenti per investimenti ordinari (contributo in conto interessi, calcolato al tasso annuo del 2,75% sul finanziamento predisposto con rata semestrale e durata 5 anni).
La leva fiscale e finanziaria dell’iperammortamento (cui possono accedere tutte le imprese di qualunque dimensione) che consiste nel supervalutare del 250%, ai fini del calcolo delle quote di ammortamento da portare in bilancio, gli investimenti effettuati nell’anno 2017, in beni nuovi, strumentali all’attività e materiali, come individuati precedentemente per la nuova Sabatini con l’aggiunta anche dei sistemi di misura e relativa strumentazione di verifica e altri sistemi di monitoraggio per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo);
La leva finanziaria e fiscale del superammortamento (anche questa fruibile da tutte le imprese) prevista per i beni immateriali (software sistemi, piattaforme, applicazioni per la progettazione ecc, stand alone), che consiste nel supervalutare del 140%, ai fini del calcolo delle quote di ammortamento da portare in bilancio, gli investimenti in tali beni.
I contributi alla formazione, non solo del personale addetto da riqualificare alla nuova operatività di lavoro, ma anche del management, finalizzata ai nuovi metodi e modelli di Business.
Altro beneficio fiscale fruibile è il credito di imposta per ricerca e sviluppo, che consiste in un bonus fiscale nella misura del 50% delle spese ammissibili, di cui può fruire l’impresa che pone in essere tutte le attività consulenziali di analisi, studio, definizione e di investimento, atte a innovare il processo produttivo secondo il modello del piano 4.0

Dal suo punto di vista, fra gli strumenti esposti, quali sono i più convenienti per una piccola e media impresa?

Va premesso che tutti gli strumenti citati sono cumulabili, ovvero l’impresa sugli stessi investimenti oggetto dell’iniziativa può fruire contemporaneamente di tutti questi strumenti e dei relativi contributi.
La Piccola e Media impresa ha poi il vantaggio di poter fruire di tutte le agevolazioni citate, nella fattispecie inclusa la Legge Sabatini, che a differenza degli altri strumenti, è riservata solo alle PMI. Aspetto questo sicuramente rilevante se si considera che tale strumento, a differenza delle altre agevolazioni, ha principalmente lo scopo di abbattere il costo del finanziamento fino a controbilanciare l’importo degli interessi passivi, stimolando quindi l’impresa ad investire ed a fare ricorso al credito bancario.
Per questo la Legge Sabatini è da considerare lo strumento cui le imprese guardano con maggior interesse, anche perché da esso e dal relativo accesso al credito spesso dipende la possibilità per la PMI di attuare l’investimento e portare avanti l’intera iniziativa.
A ruota, a mio avviso, seguono gli altri strumenti, in primis l’iperammortamento ed il superammortamento, i cui benefici sono rilevanti, ma la cui fruibilità è strettamente legata alla realizzazione degli investimenti individuati e da finanziare.

Sono stati individuati dei requisiti, che devono possedere le imprese per accedere alle agevolazioni e sì quali?

In generale a queste agevolazioni possono accedere tutte le imprese, con qualche piccola eccezione. Certamente essendo principalmente vantaggi di tipo fiscale ne traggono il maggior beneficio le imprese che generano buone redditività. 

Qual è il percorso tipo da intraprendere per accedere alle agevolazioni e come consiglierebbe di procedere?

Ogni strumento ha regole precise di accesso e specifiche modalità operative da seguire pena la non ammissione e/o /riconoscimento del contributo.
E’ auspicabile, quindi, programmare ex ante un preciso piano di analisi ed interventi, partendo da una iniziale valutazione dello stato dell’arte del processo produttivo, avvalendosi di esperti in materia, quindi definendo le iniziative da porre in essere per trasformarlo nel modello innovativo voluto dal piano 4.0.
Successivamente, si procederà con la valutazione economico finanziaria degli investimenti da porre in essere e, a seguire, la presentazione dell’istanza di contributo Nuova Sabatini. A conclusione degli interventi si potrà procedere con la redazione della necessaria documentazione per ottenere i benefici fiscali e finanziari dell’iperammortamento, del supeammortamento e delle altre possibili agevolazioni se e nella misura in cui queste ultime siano praticabili.

Nel complesso valuta positivamente l’insieme degli strumenti messi in campo dal Governo per facilitare il passaggio del sistema delle piccole e media imprese ad Industria 4.0 o sarebbero auspicabili ulteriori provvedimenti?

Sì, nel complesso gli strumenti messi a disposizione dal Governo sono interessanti, anche perché di diversa natura, di immediata fruizione e di notevoli benefici per le imprese. Resta comunque il problema del passaggio culturale verso questi nuovi modelli di organizzazione del Business e di approccio alle nuove metodologie di lavoro.
Ancora oggi, soprattutto nelle realtà aziendali a forte vocazione manuale, la digitalizzazione e l’automazione dei processi produttivi viene interpretato come un modello di lavoro spersonalizzato e destinato solamente a sostituire in toto l’intervento umano e con esso la capacità intuitiva e creativa che la risorsa umana solitamente apporta nel lavoro che svolge.
Non si percepisce, invece, un aspetto positivo dei nuovi modelli di lavoro, dato dal maggior efficientamento del processo e dalla possibilità di formare, riqualificare e specializzare le risorse umane verso nuove forme di lavoro, di controllo e programmazione delle macchine, aumentando la loro capacità produttiva e di lavoro oltre che favorire una loro interscambiabilità nelle mansioni in azienda.

 


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