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Lotta alla burocrazia, Cna presenta il suo decalogo al governo
“Liberare l’Italia dal piombo che pesa sulle ali delle imprese”. Cna ha presentato al governo il decalogo per modernizzare e rendere più efficiente la Pubblica amministrazione. “La semplificazione è un tema-simbolo, in cui idealmente si condensano tutte le qualità della Pubblica amministrazione che vorremmo. E, per converso, si specchiano i grandi difetti della Pubblica amministrazione che, nella realtà, abbiamo. Una realtà, ci dispiace dirlo, distante anni luce dalla vita e dalle esigenze delle imprese”. Lo ha affermato Sergio Silvestrini, segretario generale della Cna, introducendo il confronto tra il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, e il presidente della Confederazione, Daniele Vaccarino, sulle “Dieci proposte di semplificazione” della Cna.
L’obiettivo di Cna è quello di far risparmiare ai quattro milioni e mezzo di piccole imprese italiane una parte cospicua dei cinque miliardi di costi burocratici: un euro ogni dieci minuti, sei l’euro l’ora, 48 euro ogni giorno lavorativo, 11mila euro l’anno.
Vaccarino ha sottolineato come “appare inspiegabile che a tutte le imprese, anche quelle più piccole, vengano chiesti gli stessi adempimenti di imprese con centinaia di dipendenti. Questo fa nascere e crescere la sfiducia tra gli imprenditori”. Aggravata da casi limite, come la sicurezza sul lavoro: “Esistono otto diversi enti cui spetta il controllo e che sono legittimati ognuno a chiedere qualcosa”. Serve, insomma, è la richiesta avanzata dal Presidente della Cna, “un’Agenzia dedicata che elimini le duplicazioni e coordini le ispezioni, diminuendole per le imprese a basso rischio”.
Il ministro Madia ha sottolineato come la semplificazione sia uno degli obiettivi principali del Governo guidato dal premier Matteo Renzi. “Entro Natale approveremo le norme relative all’Agenda semplificazione – ha promesso – che, già entro fine novembre, andrà in conferenza unificata”.
Ecco le dieci proposte Cna:
1) Riformare il Titolo V della Costituzione
2) Istituire un’agenzia per la qualità della regolazione
3) Una profonda e sistematica revisione dello stock della legislazione in tema di impresa
4) “Legislazione amica”: tre interventi annuali per le PMI
5) Riformare le ispezioni e i controlli per renderli più efficienti, più efficaci, meno onerosi
6) Realizzare a pieno le “Agenzie per le Imprese”
7) Valorizzare e migliorare gli sportelli Unici per le Attività produttive (SUAP)
8) Realizzare l’Agenda digitale e la digitalizzazione dell’amministrazione
9) Rendere la giustizia più efficiente
10) Usare il credito d’imposta per evitare il ribaltamento sulle PMI degli oneri amministrativi