Mostra sulla liuteria e concerti per Bignami

Mostra sulla liuteria e concerti per Bignami

La storia della liuteria bolognese

nella mostra su Otello Bignami al Museo della Musica

 

Dal 24 ottobre al 9 novembre al Museo della Musica

esposizione di rari e preziosi violini, viole e violoncelli

per ricordare il centenario della nascita di uno dei più celebri liutai del ‘900

 

In programma anche concerti con giovani e famosi talenti

L’1 novembre si esibirà Laura Marzadori, primo violino della Scala di Milano

Un viaggio nella storia della liuteria bolognese, un omaggio ad uno dei suoi più grandi esponenti, Otello Bignami, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. E’ la mostra di strumenti ad arco “Otello Bignami, il maestro della liuteria” che sarà ospitata da venerdì 24 ottobre a domenica 9 novembre al Museo della Musica. Una raccolta di violini, viole e violoncelli realizzati da Bignami e da quelli che sono stati i suoi maestri, bolognesi “doc” come lui: Raffaele Fiorini, Augusto e Gaetano Pollastri. Molto ricco e prestigioso anche il programma dei concerti che accompagneranno l’esposizione, con musicisti giovani e già di fama internazionale quali Laura Marzadori, primo violino della Scala di Milano, Roberto Noferini, il Trio d’archi Otello Bignami in cui suona il nipote Nicola.

La mostra e le iniziative di “Otello Bignami, il maestro della liuteria” sono state organizzate dalla Cna di Bologna e dai liutai bolognesi, in collaborazione con il Museo della Musica di Bologna e il contributo di Emil Banca,  per celebrare uno dei più importanti liutai italiani del ‘900 che ha saputo rendere la liuteria bolognese famosa nel mondo. Fu Direttore della scuola di liuteria bolognese, sostenuta da Cna e dal suo ente di formazione Ecipar, dal 1979 al 1983 in via Santa Margherita, creando una generazione di liutai che tuttora sta portando avanti con successo la tradizione più che centenaria della liuteria bolognese.

La mostra verrà inaugurata giovedì 23 ottobre alle ore 17. Saranno esposti tredici strumenti ad arco, di cui dieci usciti dalle mani di Otello Bignami: violini, viole e violoncelli che coprono gli anni dal 1956 al 1980, una sintesi eccellente della sua produzione, esposta in ordine cronologico, con pezzi rari e preziosi, provenienti da musicisti, collezioni private e dal Conservatorio Martini di Bologna, molti dei quali mai esposti prima d’ora. E’ la prima volta che vengono esposti tanti strumenti di Bignami in un unico luogo, uno spazio peraltro molto legato al maestro bolognese: all’interno del Museo della Musica infatti da una decina d’anni è stato ricostruito e ospitato il laboratorio originale di Bignami, quello di via Guerrazzi, in cui la famiglia Bignami accoglieva allievi e musicisti, facendolo diventare un punto d’incontro per la cultura musicale e artigiana di Bologna.

La mostra vuole essere un percorso nella storia della liuteria bolognese moderna, per cui oltre agli strumenti di Bignami il pubblico potrà ammirare una rarissima viola del 1893 di Raffaele Fiorini, il capostipite di una scuola che proseguì con Augusto e Gaetano Pollastri. Di Augusto  viene esposto l’ultimo strumento prima della sua morte, un violino del 1927, ancora più prezioso in quanto la sua produzione è stata limitatissima, solo 65 strumenti uscirono dal suo laboratorio. Del fratello Gaetano, alla cui scuola crebbe Otello Bignami, in mostra un violino del 1932. La mostra “Otello Bignami, il maestro della liuteria” e il laboratorio di liuteria Otello Bignami  sono aperti dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 16; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18.30. Chiusa il lunedì. L’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto del Museo: intero 5 euro, ridotto 3 euro.

Dopo il taglio del nastro di giovedì 23 ottobre e il ricordo di Otello Bignami a cura della musicologa Mariarosa Pollastri, subito parte il ciclo dei concerti: Roberto Noferini eseguirà un concerto per violino suonando musiche di Bach, Wieniawsky, Paganini e Kreysler. L’ingresso del concerto è a invito. L’appuntamento successivo è in programma giovedì 30 ottobre alle ore 20.30 col Trio d’archi Otello Bignami composto da Nicola Bignami, violino (già membro della Orchestra Mozart ideata e diretta dal M°Claudio Abbado), Paolo Chiavacci, viola (primo violino spalla dell’Orchestra Pistoiese Promusica), e Luca Bacelli, violoncello, (anch’egli membro dell’Orchestra Mozart di Bologna), che eseguiranno musiche di Beethoven, Schnittcke ed Enescu suonando il Violino Otello Bignami 1960; la Viola Otello Bignami 1972 ed il Violoncello Otello Bignami 1979.

Infine sabato 1 novembre sempre alle 20.30, insieme al pianista Olaf John Laneri, si esibirà Laura Marzadori, giovane talento del violino: a soli 25 anni ha vinto il concorso internazionale per primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. A 16 anni aveva già vinto il più importante concorso violinistico in Italia, il premio “Città di Vittorio Veneto”.

L’ingresso ai concerti è gratuito fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria sul sito del Museo della Musica su www.bo.cna.it e su www.museibologna.it/musica.

Oltre alla mostra e ai concerti, l’iniziativa di Cna e dei liutai prevede giovedì 30 ottobre un’anteprima del concerto del Trio Bignami con visita guidata alla mostra ed al Laboratorio di liuteria a cura di William Bignami, figlio del Maestro, e dei suoi allievi, dedicata agli alunni delle scuole medie. Venerdì 7 novembre Ezia Di Labio, una delle allieve di Otello Bignami, leggerà la “Favola di Otello Bignami” da lei scritta, dedicata ai più piccoli. Infine una curiosità “gustosa”: la sera dell’inaugurazione la gelateria il Gelatauro di Giovanni Figliomeni offrirà una degustazione, presentando anche l’inedito gusto “Otello”.

Per informazioni sulla iniziativa “Otello Bignami, il maestro della liuteria”: cnaartistico@bo.cna.it, tel. 051/299.331.

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione anche col Conservatorio Martini di Bologna e Bologna Welcome; col patrocinio di Comune di Bologna; dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna; dell’Accademia Filarmonica di Bologna; del Teatro Comunale di Bologna. L’iniziativa ha il sostegno di Assimusica, Magazzino delle Banane, Istituto Giambattista Vico, Elettrogamma, Il Gelatauro, Scrollavezza & Zanrè.

 

Direttore della scuola di liuteria bolognese

Ma anche violinista, pittore e amante dell’arte

Bignami nacque a Bologna il 6 agosto del 1914. Iniziò la sua carriera come violinista e si avvicinò alla liuteria negli anni ’40, dopo una lunga pratica di restauro del legno da autodidatta.

Agli inizi degli anni ‘50, alla ricerca di un più preciso modello bolognese,  avvicinò il liutaio Gaetano Pollastri che restò stupito dai risultati e dalle capacità, anche per la composizione e l’applicazione della vernice, perciò lo invitò a firmarsi come suo allievo nelle etichette.

Tra il 1951 e il 1953 collaborò saltuariamente come allievo del Maestro Pollastri. Ma già nel 1949 era stato ammesso a far parte della grande Mostra Internazionale di Cremona.

Cominciarono le prime committenze dai vari Conservatori Italiani (Roma, Bologna, Ferrara, Napoli). Il crescendo di consensi e di successi lo portò a dedicarsi alla liuteria a tempo pieno. Nel 1957 ottenne la Medaglia d'Oro al premio Wieniawski di Poznan in Polonia e il premio speciale quale “miglior liutaio d'Italia”. Iniziò così un prolifico e significativo rapporto con i più importanti e prestigiosi musicisti provenienti da tutto il mondo. Nel 1971 si diplomò in violino presso l'Accademia Filarmonica di Bologna che nello stesso anno lo insignì del prestigioso titolo di Accademico per meriti liutai.

Nel '79 venne nominato Direttore della “Scuola di Liuteria Artistica Bolognese”, dal 1979 al 1983, promossa da Comune e Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna e Cna Bologna insieme al suo ente di formazione Ecipar. Un significativo corso di formazione professionale che ha formato un numeroso gruppo di ragazzi e ragazze che sono oggi liutai in Bologna e nel mondo. L’esperienza di questa scuola è stata determinante per assicurare la continuità della tradizione liutaria bolognese.

L’attività di Otello Bignami si compendia di oltre 350 strumenti. Bignami ha adottato il modello bolognese  restando sempre fedele alla tecnica costruttiva dei Pollastri. Con l'esperienza nel restauro del legno e il suo sensibile intuito, Bignami era proiettato in una propria ricerca del bello, rielaborando teorie sugli spessori e sperimentandosi alla ricerca di una sua vernice per soddisfare le esigenze sia acustiche che estetiche, con l'esigenza di dare ai suoi strumenti una personalità originale.

 

La liuteria bolognese conosciuta fin dal Medio Evo

L’impegno di Cna per valorizzarla e tramandarla ai giovani

La tradizione della liuteria bolognese è antichissima e risale addirittura al medio Evo, come tendono a testimoniare diversi documenti del XII secolo nei quali si attesta che in città si poteva contare su un discreto numero di strumenti di produzione locale.

Di sicuro si sa che già alla fine del Quattrocento nel centro di Bologna erano attive alcune botteghe di liutai, anche se occorre aspettare il 1508 per trovare il primo documento in cui si parla esplicitamente di una società tra liutai.

La tradizione liutaria bolognese è proseguita nei secoli successivi. Alla fine dell’’800 le figure dei Fiorini sono state centrali: dalla bottega del padre Raffaele hanno preso avvio le esperienze non solo del figlio Giuseppe ma anche di altri eccellenti liutai quali Ansaldo Poggi e Gaetano Pollastri. Proseguendo nell’”albero genealogico” della liuteria bolognese, allievo di Pollastri è stato appunto il maestro liutaio Otello Bignami.

La Cna di Bologna da sempre si è impegnata per salvaguardare le migliori tradizioni della liuteria bolognese, minacciata oltre che da ripetute crisi del settore, anche dalla difficoltà del ricambio generazionale e dal rischio di perdere un inestimabile patrimonio di tecniche, conoscenze e professioni. Attualmente sono una ventina i laboratori di liuteria attivi nella provincia di Bologna.

 

Video

“Vi mostro gli strumenti creati da mio padre, il liutaio Otello Bignami”. Intervista a William Bignami, violinista

“La mostra su Otello Bignami, ne parlano le tv”


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