Rinnovato il Contratto colletivo per il settore Comunicazione

Rinnovato il Contratto colletivo per il settore Comunicazione

“Il risultato raggiunto è il portato delle buone relazioni sindacali nel comparto e consentirà, anche attraverso il miglioramento della sfera di applicazione e delle normative in materia di flessibilità, di rappresentare al meglio le esigenze delle imprese e dei lavoratori”. Lo dichiara Andrea Nannini, presidente di CNA Comunicazione e Terziario avanzato, commentando il rinnovo del Ccnl delle imprese artigiane e delle Pmi dell’area Comunicazione. A siglare l’intesa sono state le organizzazioni dell’artigianato (CNA Comunicazione e Terziario avanzato, Casartigiani, Claai e Confartigianato Comunicazione) e i sindacati di categoria (Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil).

L’accordo riguarda complessivamente 100mila imprese con circa 300mila addetti. Per la parte economica, l’intesa, che ha durata triennale (1° gennaio 2013 - 31 dicembre 2015), prevede un aumento retributivo mensile riferito al 4° livello (operaio specializzato) pari a 80 euro lordi a regime. Gli incrementi salariali saranno erogati in tre tranche: la prima a partire dal 1° giugno 2014 pari a 25 euro, la seconda dal 1° febbraio 2015 pari a 25 euro, la terza dal 1° ottobre 2015 pari a 30 euro. Sarà, inoltre, erogata una somma “una tantum” pari a 160 euro lordi a copertura dei 17 mesi di carenza contrattuale, che verrà corrisposta in due tranche pari a 80 euro ciascuna: la prima con la retribuzione di luglio 2014, la seconda con la retribuzione di gennaio 2015.

“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto – sottolinea Nannini - con la firma del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro della categoria. Un esito che non solo è frutto della costruttiva collaborazione con i sindacati sulla base del principio di coesione sociale, ma che maggiormente sancisce il ruolo della CNA quale rappresentante a pieno titolo, all'interno del settore della Comunicazione, delle piccole e medie imprese. Abbiamo visto recepite contrattualmente, inoltre, tutte le norme legate alla bilateralità e al welfare. Ci preme sottolineare – conclude il presidente di CNA Comunicazione e Terziario avanzato - come le nostre aziende, anche in frangenti di crisi molto duri, abbiano deciso di non licenziare i propri dipendenti, preferendo diminuire la capacità aziendale di creare ricchezza e salvaguardare i livelli occupazionali”.


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