Tari meno salata per le imprese

Tari meno salata per le imprese

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze dichiara intassabili ai fini della Tari

le aree produttive aziendali ove si originano prevalentemente rifiuti speciali

Nel dichiararsi soddisfatta, ora Cna chiederà

ai Comuni di recepire il pronunciamento ministeriale

Un pronunciamento importante a favore delle imprese: il Ministero dell’Economia e delle Finanze con una nota ha fornito alcuni decisivi chiarimenti in merito alla determinazione della superficie tassabile ai fini dell’applicazione della Tari (tassa sui rifiuti solidi urbani) a carico delle imprese. Il parere espresso dal Mef va a confermare principi che Cna sta sostenendo da parecchi anni, per contrastare una prassi che ha portato a un’ingiustificata duplicazione dei costi a carico delle aziende.

Con questo pronunciamento le imprese, a seconda del settore e delle loro caratteristiche produttive, potrebbero risparmiare fino a diverse migliaia di euro, vedendo ridursi l’importo della Tari.

Il pronunciamento definisce intassabili le aree produttive delle lavorazioni  industriali o artigianali, che per loro natura sono produttive in via prevalente di rifiuti speciali non assimilati che le aziende sono obbligate a smaltire a proprie spese. La nota ministeriale fa anche chiarezza rispetto all’assoggettabilità o meno delle superfici adibite a magazzini  e le aree scoperte, precisando che tali superfici “devono essere considerate intassabili, anche a prescindere dell’intervento regolamentare del comune, qualora siano produttive di rifiuti speciali; nello specifico si delinea un divieto di assimilazione ai rifiuti che si producono sulle superfici adibite a magazzini funzionalmente collegati all’esercizio delle attività produttive”.

Cna si attiverà con tutte le amministrazioni comunali chiedendo di rivedere i regolamenti comunali per la disciplina della Tari alla luce del chiarimento ministeriale.

“In questo modo – commenta Valerio Veronesi, presidente di Cna Bologna – si potranno superare le incongruenze presenti nel regolamento in vigore, che hanno fin qui determinato ingiustificati maggiori esborsi da parte delle aziende. Un risultato importante ottenuto dall’azione di rappresentanza, che da tempo va portando avanti la nostra Associazione”.


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