Un parco dedicato ai maestri liutai Raffaele e Giuseppe Fiorini

Un parco dedicato ai maestri liutai Raffaele e Giuseppe Fiorini

Un parco dedicato a due maestri della liuteria bolognese: Raffaele Fiorini, il padre della liuteria bolognese moderna e il figlio Giuseppe Fiorini, il liutaio che salvò la bottega di Stradivari. Il parco si trova al termine di Via Siepelunga ed al taglio del nastro sono intervenuti in tanti: Elena Di Gioia delegato alla cultura per il Comune e la Città Metropolitana di Bologna, Claudio Pazzaglia Direttore Cna Bologna, Roberto Fiorini discendente della famiglia Fiorini. Insieme a loro il Sindaco di Medicina Matteo Montanari e i liutai Roberto Regazzi di Bologna e Giancarlo Guicciardi di Modena.

“La Cna di Bologna – ha spiegato il Direttore Cna Bologna Claudio Pazzaglia - da sempre si è impegnata per salvaguardare le migliori tradizioni della liuteria bolognese, minacciata oltre che da ripetute crisi del settore, anche dalla difficoltà del ricambio generazionale e dal rischio di perdere un inestimabile patrimonio di tecniche, conoscenze e professioni".

"Aver dedicato un parco a Raffaele e Giuseppe Fiorini è un gesto di stima e di affetto verso la liuteria bolognese- ha detto Elena Di Gioia delegato alla cultura per Comune e Città Metropolitana di Bologna - e il Comune continuerà ad impegnarsi per valorizzare la liuteria bolognese, ringraziando Cna per il suo impegno che non è mai mancato".

 

Raffaele Fiorini, il padre della liuteria bolognese moderna
Giuseppe Fiorini, il liutaio che salvò la bottega di Stradivari

Raffaele e Giuseppe Fiorini rappresentano la storia della liuteria bolognese ed italiana. La tradizione liutaria a Bologna affonda le proprie radici nel medioevo, documenti del XIII secolo attestano la presenza in città di un cospicuo numero di strumenti musicali. Una tradizione che è proseguita anche nei secoli successivi, fino ad arrivare alla metà dell’800 quando apparve la figura di Raffaele Fiorini (15 luglio 1828 – 18 ottobre 1898).

Questo maestro, nativo di Musiano di Pianoro, ha avuto il merito, durante il periodo dei grandi fermenti musicali che hanno caratterizzato Bologna durante la seconda metà dell’800, di rilanciare nel capoluogo emiliano la bottega liutaria artigiana di foggia antica, facendo da maestro a molti apprendisti che a loro volta hanno continuato la sua opera con grande successo nel secolo successivo.

Chi opera oggi a Bologna deriva inevitabilmente da questa scuola. Raffaele Fiorini è infatti considerato il fautore della rinascita della liuteria in Italia e maestro di altri valenti artisti che hanno permesso a Bologna di far giungere prestigiosa l’antica Arte Liutaria fino ai giorni nostri.

Giuseppe Fiorini, (28 settembre 1861 – 23 gennaio 1934) era figlio di Raffaele. Nato nel 1861 a Bazzano, dopo un apprendistato modello presso la bottega del padre in Palazzo Pepoli, Giuseppe Fiorini aprì un suo proprio luogo di lavoro a Bologna nel 1885. La sua intelligenza acuta lo portò poi a trasferirsi a Monaco di Baviera nel periodo in cui questa città era un grande fiorire di fermenti artistici. Acquistò con grandi sacrifici da una famiglia nobile piemontese, per una cifra considerevole, tutti gli attrezzi, i disegni, i modelli e le forme che il liutaio Antonio Stradivari aveva usato in vita per costruire i suoi celebrati capolavori. Fu Cremona ad accettare la sua donazione nel 1930, quattro anni prima che Fiorini si spegnesse in silenzio a Monaco di Baviera. La grandezza di questo illustre e colto artigiano bolognese fu dunque anche quella di avere messo generosamente il tesoro stradivariano a disposizione delle generazioni di liutai che si cimentano nella costruzione del violino a regola d’arte.

 

La storia dell’intitolazione del Parco a Raffaele e Giuseppe Fiorini
Dopo lo svelamento della targa, un concerto coi violini originali dei Fiorini

L’idea di dedicare un Parco a Raffaele e Giuseppe Fiorini parte da molto lontano. Dal 2002 quando Cna e i suoi liutai organizzarono una mostra sulla liuteria in San Giorgio in Poggiale, celebrando Raffaele Fiorini. Dal 2011 quando Cna e i liutai organizzarono nel Museo della Musica una mostra per i 150 anni dalla nascita di Giuseppe Fiorini e poi dal 2016 quando in Piazza Santo Stefano 13b venne posata una targa nel luogo dove Giuseppe, ancora giovanissimo, aveva aperto la sua prima attività indipendente.

Grande impulso alla dedica del Parco ai Fiorini è stato dato da un Comitato presieduto da Roberto Fiorini, discendente della famiglia dei celebri liutai.

Dopo lo svelamento della targa, a pochi metri dal Parco, nella sala polivalente della Chiesa della Beata Vergine del Carmine in via Monte Donato 3/2, si è tenuto un concerto di musiche per violino dedicato ai Fiorini. Si è esibito il violinista Oleksandr Semchuk che ha utilizzato anche un violino originale Giuseppe Fiorini del 1918 gentilmente prestato per l’occasione dal Comune di Medicina e un violino originale Raffaele Fiorini di fine Ottocento, messo gentilmente a disposizione dalla nota Casa di Violini Eric Blot di Cremona.

All'inaugurazione e al concerto erano presenti insieme a Roberto Fiorini, anche il liutaio bolognese Roberto Regazzi e il liutaio modenese Giancarlo Guicciardi, che da sempre si impegnano per la valorizzazione della liuteria e dei loro maestri come Raffaele e Giuseppe Fiorini. Insieme al Sindaco di Medicina Matteo Montanari e al Presidente del Quartiere Savena Marzia Benassi.


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