Appennino, “patto” sull’orientamento scolastico

Appennino, “patto” sull’orientamento scolastico

Un “patto” tra Imprese e Scuola in Appennino, puntando su un orientamento scolastico che abbia l’obiettivo di trattenere sul territorio della montagna gli studenti che si diplomano. Impiegandoli nelle aziende locali, ma anche avviando chi fosse interessato verso un percorso di imprenditoria. Un “patto” adesso, perché in Appennino si stanno aprendo prospettive di grande sviluppo, che vanno sfruttate, per contrastare lo spopolamento della montagna. Il rilancio delle Terme di Porretta, i fondi del Pnrr per il Borgo La Scola, la salvaguardia di Saga Coffee e dei suoi occupati: occasioni da non sprecare.

 

“Sì, un ‘patto’ tra l’Istituto di Istruzione Superiore Montessori-Da Vinci di Porretta e Cna con tutte le sue imprese può dare grandi risultati – ne è convinta la Dirigente Scolastica dell’Istituto Luisa Macario -. Certamente favoriremo un dialogo ancora più forte e costruiremo occasioni di incontro tra famiglie, studenti e imprese, oltre ai tradizionali ‘open day’. Perché le famiglie devono conoscere le tante opportunità e le richieste di competenze delle aziende del luogo. Inoltre, si sta aprendo un fortissimo sviluppo per il turismo e il nostro Istituto è in grado di formare specialisti nell’accoglienza, nell’enogastronomia, nel turismo. Che possono lavorare qui in Appennino senza dover spostarsi in altre località turistiche”.

“L’orientamento scolastico è strategico per il futuro e siamo contenti che l’Istituto Montessori Da Vinci guardi con attenzione alle imprese della montagna – commenta Marco Gualandi, Vicepresidente Cna Bologna e imprenditore dell’Appennino –. È importante questo ‘patto’, perché in Italia è evidente come le aspirazioni di famiglie e studenti non coincidano con le esigenze del mercato del lavoro. Creando così disoccupati da un lato e manodopera introvabile dall’altro. L’Appennino bolognese può diventare un laboratorio perché questo dialogo sia davvero concreto e le nostre ragazze e i nostri ragazzi abbiano un futuro occupazionale concreto nel territorio in cui vivono”

 

“L’istituto Montessori Da Vinci – spiega Luisa Macario – ha sette indirizzi scolastici, è l’Istituto più vario e importante tra Bologna e Pistoia, ha un bacino di 830 studenti che provengono da tre province: Bologna, Modena e Pistoia. Certamente la vocazione del territorio punta verso il settore tecnologico e del turismo, in tutte le sue accezioni, culturali, naturalistiche ed enogastronomiche, ma anche alla formazione di una nuova e competente classe dirigente. Tutti gli indirizzi di studio possono dunque avere un futuro in Appennino, ad esempio chi si diploma al linguistico può puntare al turismo in termini sia di accoglienza che di accompagnatore per i turisti stranieri alla scoperta delle bellezze artistiche e naturalistiche; chi si diploma allo scientifico può specializzarsi nello sviluppo delle eccellenze naturali della montagna sia come ricerca che come divulgazione; Scienze Umane e Les sono impegnati nella crescita del sociale”.

“L’importante – concludono Luisa Macario e Marco Gualandi – è che le famiglie e gli studenti abbiano chiare le opportunità che adesso offrono l’Appennino e le sue imprese. Poi naturalmente decideranno secondo le loro aspirazioni. Ma siamo sicuri che il futuro vedrà sempre più giovani esperti ed appassionati entrare nelle aziende, aprirne di proprie e riportare il turismo della montagna a quelle eccellenze che qui esistevano. E allora il nostro ‘patto’ tra Scuola e Impresa avrà dato frutti concreti”.


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