Bologna al top in Italia nel risparmio energetico per la casa

Bologna al top in Italia nel risparmio energetico per la casa

Bologna e l’Emilia-Romagna sono ai vertici nazionali nel risparmio energetico per la casa, grazie alle detrazioni fiscali garantite da ecobonus e bonus casa. Secondo il recente rapporto Enea sul 2019, Bologna è al quarto posto dopo Milano, Torino e Roma per quanto riguarda il risparmio energetico nelle abitazioni. L’Emilia-Romagna è al terzo posto dopo Lombardia e Piemonte per interventi, investimenti e risparmio energetico negli immobili.

Un’occasione certamente rilevante per mantenere alta questa graduatoria e per garantire mercato alle imprese di costruzioni, impianti e serramenti, è data dal “Superbonus 110%”.

Ma se l’opportunità è certamente ghiotta, gli adempimenti per ottenerla non sono semplici.

La Cna di Bologna ha dunque realizzato una task force, un sito e una campagna di promozione “110 Superbonus” per dare risposte e servizi a imprese del settore che vogliano conoscere al meglio la normativa “Superbonus” e per dare un servizio completo “chiavi in mano” ai proprietari di immobili e agli amministratori di condomini che vogliono eseguire interventi sulle abitazioni.

Per tutte le informazioni e le richieste di intervento, si può consultare la pagina internet www.bo.cna.it/110superbonus oppure scrivere a 110superbonus@bo.cna.it

Ricordiamo che gli interventi che possono usufruire del Superbonus 110% sono: l’isolamento termico delle superfici che interessano l'involucro degli edifici (il cosiddetto cappotto termico), la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, gli interventi antisismici. A questi si possono aggiungere anche: gli interventi di efficientamento energetico “qualificato”, l’installazione di impianti solari fotovoltaici, l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.

“Ma il meccanismo per ottenere il credito di imposta del 110% – spiega Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna – richiede obbligatoriamente un’asseverazione che certifichi le adeguate caratteristiche dell’intervento e il visto di conformità che serve a dimostrare l’esistenza del credito di imposta. Infine, esiste la possibilità di cedere il credito e incassare subito l’incentivo fiscale senza aspettare cinque anni per ottenerlo a rate. Tante domande per le quali ci può essere una unica risposta: Cna Bologna. Cna e la sua task force ‘110 Superbonus’ infatti possono essere un punto di riferimento per assistere imprese e cittadini, dare loro tutte le informazioni necessarie, mettere a loro disposizione una squadra di professionisti e di imprese che garantiscono al proprietario di immobile tutto l’intervento ‘chiavi in mano’”.

“La possibilità del servizio ‘chiavi in mano’ – prosegue Claudio Pazzaglia – è anche resa possibile dal Consorzio Bologna Costruisce, il consorzio di Cna Bologna che raggruppa imprese delle costruzioni e dell’impiantistica. E dal Club Eccellenza Energetica, una rete di imprese e professionisti di Cna che garantiscono tutte le informazioni preliminari per valutare correttamente un processo di riqualificazione, efficientamento o messa in sicurezza e di deliberare conseguentemente gli interventi da realizzare”.

“Cna lancia anche un appello agli enti locali – conclude Claudio Pazzagliaaffinché intervengano per rendere semplici e con tempi ridotti le autorizzazioni ai lavori. I cantieri devono poter essere aperti in tempi rapidi. Cna chiede con forza al Governo di inserire nella Legge di Bilancio il prolungamento per il prossimo triennio e relativo rifinanziamento del Superbonus 110% per la riqualificazione energetica e gli interventi antisismici degli edifici. La Confederazione considera la misura un volano straordinariamente importante per l’intera filiera delle costruzioni e al riguardo sollecita l’estensione dell’incentivo anche ai capannoni”.

Tornando alle “classifiche” sull’eccellenza energetica, secondo il report Enea nel 2019 a Bologna sono stati investiti 109 milioni di euro per interventi finalizzati al risparmio energetico nelle abitazioni, ottenendo una riduzione di 42,4 Gigawattora/anno. Meglio di Bologna hanno fatto solo Milano (310 milioni di investimento e 102 Gwh/anno ottenuti), Torino (276 milioni di investimento e 96 Gwh/anno) e Roma (173 milioni di investimento e 54 gwh/anno).

Sempre analizzando nel dettaglio i dati, i bolognesi nel 2019 hanno speso 107 euro in media a testa per interventi finalizzati all’efficienza energetica. I bolognesi nel 2019 hanno installato 2.795 caldaie a condensazione, 79 caldaie a biomassa, 1.125 pompe di calore, 127 scaldacqua a pompa di calore. Inoltre, hanno montato 2.004 metri quadri di pannelli solari, 88.000 metri quadri di pareti verticali con cappotti protettivi, 181.000 metri quadri di pareti orizzontali e 72.000 metri quadri di superfici serramento sempre in logica di efficienza energetica.

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, nella nostra regione sono stati effettuati 46.000 interventi per il risparmio energetico, per 401 milioni di euro di investimenti e 165 Gwh/anno di energia risparmiata.

 


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