Occorre tutelare urgentemente i centri di controllo privati, gli ingenti investimenti e gli addetti impiegati. In considerazione della difficoltà a reperire personale in possesso sia dei titoli di studio idonei che della prevista esperienza triennale maturata nel settore della manutenzione autoveicolare, i centri di revisione ex art. 80 C.d.S. sono a rischio chiusura e con essi sono a rischio i posti di lavoro di tutti i dipendenti.

 

Per questo motivo Cna sta sollecitando le istituzioni affinché si trovi al più presto una soluzione.

 

Il periodo per formare un ispettore delle revisioni è di circa sette mesi, modulo A e modulo B, per un totale di 296 ore fra teoria e pratica.

 

Gli esami a cura della Motorizzazione sono rimasti bloccati a lungo e l’attuale scarsità di sessioni annuali, qualora dovesse persistere, priverà il mercato di lavoratori da inserire nel proprio organico, mettendo i centri di revisione nelle condizioni di dover sospendere l’attività qualora l’ispettore dovesse assentarsi per qualunque motivo.

Stiamo parlando di più di 9.000 imprese che danno lavoro a oltre 25.000 addetti con un fatturato annuo di un circa miliardo di euro.

 

L’ allarme lo lancia il Presidente Nazionale di CNA Meccatronici, Francesco Circosta:

“Occorre reintrodurre, come accadeva per il vecchio responsabile tecnico, la sostituzione temporanea dell’ ispettore per il tempo necessario a formare un altro addetto; bisogna ripensare e rendere più elastica la parte della norma legata all’ esperienza e devono essere resi meno criptici e più attinenti alle attività previste i quiz d’esame”.

 

Siamo in una situazione in cui meno del 10% degli ammessi agli esami riesce a qualificarsi e in alcune realtà, l’ammissione all’esame deliberata dalla Regione, viene messa in discussione, per cavilli burocratici, dalla Commissione d’esame. 

 

Prosegue Luca Tosi, presidente Autoriparazione Cna Bologna e portavoce Centri Revisione:

“La situazione rischia di diventare insostenibile. E’ necessario trovare al più presto una soluzione per evitare che i Centri di Revisione chiudano per mancanza di ispettori per le revisioni. La correttezza delle operazioni di revisione e la conseguente sicurezza stradale, non si ottengono rendendo impossibile ai centri di revisione di operare,  bensì incrementando i controlli e sanzionando chi opera in modo scorretto. Occorre, quindi, rendere le norme più consone all’esigenze delle imprese per fare in modo che quest’ultime abbiano personale qualificato poter svolgere in modo corretto la propria attività


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