Decreto Liquidità, 400 miliardi

Decreto Liquidità, 400 miliardi

CNA al Governo: “Così non va. Si cambi immediatamente il provvedimento se non si vuole fermare l’Italia

Molto critico il giudizio della CNA sul pacchetto di misure per il credito contenuto del decreto liquidità pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. Il testo non soddisfa l’urgenza di mettere a disposizione di tutti gli operatori economici la minima liquidità necessaria a far fronte alle spese correnti che devono essere onorate per non far saltare tutta la catena dei pagamenti.

Senza liquidità non si potranno pagare stipendi, affitti, fornitori mettendo in crisi famiglie e altre imprese

L’automatismo introdotto per la concessione della garanzia, infatti, non assicura neanche per gli imposti inferiori a 25mila euro la concessione di credito bancario; lasciando, di fatto, la valutazione del merito di credito, della durata e delle condizioni applicabili in mano alle banche.

Non è sicuro neanche che gli imprenditori possano ottenere credito aggiuntivo. Il Decreto, infatti, prevede che il debitore possa consentire alla banca di non aumentare l’esposizione, ed essendo in posizione di oggettiva debolezza, potrebbe cedere alla richiesta della banca di sostituire posizioni in essere con crediti totalmente garantiti dallo stato.

CNA è profondamente delusa anche della dimensione dell’intervento; lo stanziamento di 1.729 milioni di euro, destinato ad incrementare la dotazione del Fondo, potrà assicurare al massimo 20 miliardi di nuovi crediti pari all’1% del fatturato di tutte le imprese che possono essere garantite dal Fondo di Garanzia.

Una soluzione destinata a seminare sconcerto e rabbia tra chi confidava veramente di poter avere mezzi finanziari sufficienti per non essere costretto a chiudere.

In questo momento, cosi drammaticamente difficile, i provvedimenti hanno l’obbligo di essere veloci ed efficaci: serve un percorso rapidissimo per mettere a disposizione delle imprese nuovo credito senza burocrazia, senza procedure valutative, a zero interessi, con 24 mesi di preammortamento e 10 anni per la restituzione.

Invitiamo il Governo e il Parlamento a correggere immediatamente il provvedimento per mettere in condizioni artigiani, imprenditori, autonomi e professionisti di affrontare con un minimo di serenità il futuro.


Per maggiori informazioni:
Serfina, società di Cna Bologna
Mail: serfina@serfina.net - Tel. 051/370.107

Proroga tasse contributi

Altra grande novità del decreto liquidità imprese è lo slittamento delle scadenza fiscali fissate per il 16 aprile e il 16 maggio 2020. La proroga interessa ritenute, contributi e pagamenti di Iva previste ad aprile e maggio. La misura si estende anche alle partite Iva che hanno beneficiato della proroga del precedente Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ieri sera ha annunciato i termini del Decreto liquidità per garantire imprese grandi, medie e piccole.

Alcuni punti in sintesi:
  • 400 miliardi di euro di liquidità: 200 per finanziare il mercato interno e 200 per potenziare l'export.
  • Erogati come prestito con garanzia dello Stato  fino al 90% senza limiti di fatturato.
  • I prestiti potranno arrivare al 25% del fatturato delle imprese con sistema di erogazione semplice e diretto al sistema bancario, attraverso Sace, con condizionalità limitate tra cui quella di non poter erogare dividendi.
  • Semplificate le procedure del Fondo Centrale di Garanzia. In alcuni casi gli istituti di credito potranno dare soldi senza neanche aspettare il via libera del Fondo. Basterà dimostrare di avere i requisiti, di avere una partita Iva, l'ultima dichiarazione dei redditi, l'ultima dichiarazione di pagamento delle imposte per ottenere il prestito perché la "garanzia diventa automatica". Fino ai 25 mila euro, la garanzia farà capo interamente allo Stato.  I prestiti sotto i 25mila euro sono destinati a professionisti, negozianti, autonomi e piccoli imprenditori. Potranno essere erogati subito dalle banche, senza aspettare l’ok del Fondo, in automatico. Questi saranno garantiti al 100% e senza controlli preventivi sul merito del credito
  • Creazione di un nuovo Fondo che farà capo alla Sace, braccio operativo della Cassa Depositi e Prestiti, società specializzata nel settore assicurativo e soprattutto finanziario. Il nuovo fondo concederà garanzie fino 200 miliardi di euro, di cui almeno 30 miliardi a supporto di piccole e medie imprese (inclusi i lavoratori autonomi e i liberi professionisti titolari di partita Iva).
  • Misure fiscali: stop a pagamenti fiscali e contributivi per i mesi di aprile e maggio. Imposte: Tutte le imprese e le partite Iva che hanno perso fatturato a marzo – almeno il 33% per quelle fino a 50 milioni e il 50% per le altre – non verseranno tasse e contributi ad aprile e maggio. Il saldo – Iva, ritenute e contributi – andranno fatti poi entro il 30 giugno o in 5 rate mensili. Ritenute d’acconto: Altri due mesi di stop al versamento delle ritenute d’acconto per gli autonomi senza dipendenti e con giro d’affari sotto i 400mila euro. Il nuovo decreto liquidità imprese proroga infatti la misura già inserita nel decreto Cura Italia oltre aprile e maggio. Si paga a giugno
  • Potenziato il Golden Power per contrastare "scalate ostili" da parte di colossi internazionali alle imprese italiane, fiaccate dalla bufera economica. Lo ’scudo’ che difende le aziende strategiche italiane dalle scalate straniere sarà esteso per un anno «anche ai settori finanziario, energia, alimentare, cybersicureza, salute agricoltura e altro», ha detto in conferenza stampa il premier Conte
Presto tutti gli approfondimenti del DL Liquidità 

Il prossimo appuntamento sarà poi con un nuovo dl in aprile, per il futuro: “Ci rendiamo assolutamente conto – ha aggiunto Conte – che questa non è solo un’emergenza sanitaria, dolorosa, ma anche economica e sociale. Lavoriamo su questa direzione, per un dl di aprile che consenta un poderoso intervento, uno strumento sociale per ripartire con forza”.

 


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