Fermata del Gusto. Una ‘Fermata’ d’obbligo:

Fermata del Gusto. Una ‘Fermata’ d’obbligo:

DA “L’IMPRESA FA NOTIZIA”
SPECIALE AGROALIMENTARE
Il Resto del Carlino – 18 APRILE 2019

 

LA BOTTEGA di una volta ha aperto appena un mese fa. Il primo marzo scorso infatti i soci Franco Marinelli e Simona Bonafè hanno rilevato una ex gastronomia che è diventata la ‘Fermata del gusto’. Così Franco, ex dirigente d’azienda con la passione per il buon cibo e all’attivo esperienze amatoriali con lo chef Max Poggi e il re dei pasticceri Gino Fabbri, ha realizzato il suo sogno aprendo il negozio di gastronomia in via Saragozza.

«PUNTIAMO tutto sulla qualità e sui rapporti con il vicinato – sottolinea Marinelli –. Per esempio, abbiamo il prosciutto cotto Capitelli, difficilissimo da trovare in città, e i migliori crudi Parma e San Daniele, oltre a una selezione mirata di formaggi. Diamo spazio al lavoro artigianale; l’idea è di uscire dalla mediocrità, smettere di guardare solo al prezzo, per valorizzare invece servizio e qualità». La ‘Fermata’ ha anche un piccolo reparto di macelleria con carni selezionate – polli allevati a terra, bovini allevati a erba in collaborazione con Lem e la facoltà di Veterinaria a Ozzano, il ricercatissimo manzo Wagyu – e ha ristudiato l’antica ricetta della galantina bolognese. «Abbiamo anche una piccola selezione vini, da aziende biodinamiche e biologiche», specifica Marinelli.

E SE IL BANCO gastronomia parte dal fresco, non mancano poi le cotture speciali. «Cuociamo a bassa temperatura, a vapore, e proponiamo poi i prodotti in buste sottovuoto, perché si conservino anche 7-10 giorni – prosegue il titolare –. Usiamo anche buste termiche che si possono direttamente mettere a scaldare con il cibo dentro». C’è anche il brodo sottovuoto, magari da abbinare alla pasta fresca dell’apposito reparto, affiancata a pane e dolci «fatti come a casa». L’altra titolare, Simona Bonafè, punta poi l’accento sugli «aspetti nutrizionali dei prodotti che vendiamo, valutando attentamente la scelta della materia prima e la sua lavorazione – spiega –. Intendiamo aprire collaborazioni con nutrizionisti per proporre piatti bilanciati per chi segue diete o regimi alimentari particolari. Siamo disponibili a gestire la linea settimanale dei clienti, pranzo e cena a seconda delle esigenze. Inizieremo con i dolci per chi è intollerante al lattosio».


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