Rincari sempre più preoccupanti, cantieri a rischio

Rincari sempre più preoccupanti, cantieri a rischio

CONFARTIGIANATO e CNA segnalano come la questione dei rincari sia sempre più preoccupante per le imprese e per i cittadini.

Al significativo aumento delle bollette che ha colpito tutti ed in particolare le aziende cosiddette energivore, si è aggiunta la drammatica corsa al rialzo dei carburanti dovuta anche alla guerra in Ucraina e a manovre speculative.

 

Questi rincari producono un pericoloso effetto domino che parte dall’aumento dei costi di movimentazione dei mezzi per le imprese e che, di conseguenza, porta ad una crescita dei prezzi delle materie prime e dei prodotti trasportati considerando che l’80% delle merci, in Italia, viaggia su gomma.

 

Ad incidere su tale situazione, inoltre, vi è anche la tassazione che si registra sul gasolio e sulla benzina che pesa per oltre il 60%, questione su cui le istituzioni non sono ancora intervenute.

 

Qualora non si provveda ad una immediata calmierazione dei prezzi, si teme che tra qualche mese le imprese, che già escono da un biennio di gravi difficoltà, non riusciranno a sostenere questa ulteriore e pesantissima stangata.

 

È importante che le istituzioni diano un aiuto concreto alle imprese e alle famiglie intervenendo anche sulla tassazione relativa ai carburanti, riducendo il peso di accise e Iva che appesantiscono i listini italiani di benzina e gasolio che per tale motivo si attestano tra i più alti d’Europa.

 

Anche i cantieri rischiano di fermarsi dato che le imprese si trovano ad affrontare due scenari entrambi critici, da un lato le opere già in corso vedono schizzare il costo delle materie prime, dall’altro si evidenzia la difficoltà di partecipare a nuove commesse senza la garanzia di un aggiornamento dei prezzi in linea con quello proposto dal mercato per le materie prime.

 

Per evitare il rischio di un blocco di opere fondamentali per la crescita e lo sviluppo del paese, dato che non è possibile pensare che questi rincari gravino sulle imprese fino a portarle al collasso,  è importante da un lato che i grandi interlocutori delle commesse pubbliche come Regione, Provincia e Comuni cerchino soluzioni temporanee evitando dannosi contenziosi e che, allo stesso tempo, venga previsto dalle istituzioni a livello nazionale un meccanismo obbligatorio di compensazione, semplice ed automatico, valido fino alla fine del 2023 in linea con i prezzi di mercato.


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