La legge marchi cinese è stata modificata allo scopo di contrastare i depositi in mala fede. Accadeva infatti spesso che individui o imprese cinesi depositassero marchi identici o simili a quelli utilizzati da imprese straniere, in maniera che, quando queste avessero voluto registrare il proprio marchio Cina, fossero state costrette ad acquistarlo da tali soggetti.
Ora è pertanto necessaria una dichiarazione di “intent to use”, ovvero chi deposita il marchio dovrà avere l’effettiva intenzione di utilizzarlo. Gli studi locali hanno il divieto di depositare un marchio se siano a conoscenza del fatto che il cliente non ha effettiva intenzione di utilizzarlo. La mancanza della dichiarazione di “intent to use” potrà costituire il fondamento di un procedimento di opposizione da parte di chiunque.
Sono anche stati aumentati gli importi dei risarcimenti per danno da contraffazione.
