CNA FITA: autotrasportatori sempre più a disagio, a rischio sicurezza del traffico e sviluppo economico
gio 17 lug 2025
La situazione delle infrastrutture viarie italiane, in particolare di gallerie, ponti e viadotti, si presenta sempre più critica, dopo aver rappresentato un fiore all’occhiello nazionale. A denunciarlo è CNA FITA.
Le opere infrastrutturali stanno invecchiando e l’aumento del parco veicolare aggrava i problemi, mettendo a rischio la sicurezza della circolazione, l’efficienza del trasporto e lo sviluppo economico, considerato il ruolo nettamente predominante che il trasporto di merci su gomma riveste nel nostro Paese.
Già nel 2018 l’Unione delle province d’Italia (UpI) denunciava come, nelle regioni a statuto ordinario (che gestiscono circa 100mila chilometri di strade con 30mila tra ponti, viadotti e gallerie), esistessero 5.931 infrastrutture a rischio. Di queste, 1.981 erano considerate di ‘priorità 1’, opere cioè che necessitavano di interventi urgenti o erano già chiuse.
La direttiva europea 2004/54/CE, recepita dall’Italia, ha stabilito norme di sicurezza uniformi nelle gallerie autostradali dell’Unione europea. Tuttavia, dopo oltre vent’anni, i ritardi e le opere interminabili sono un segnale di grave inefficienza.
Se da un lato la messa in sicurezza delle infrastrutture è fondamentale, dall’altro l’insufficiente programmazione delle manutenzioni e la mancanza di interventi tempestivi ed efficaci mettono a rischio la sicurezza di operatori e utenti, oltre a generare disservizi e aumenti dei costi.
Il costo di esercizio di un veicolo commerciale si avvicina ai quattro euro al chilometro. Se un camion compie circa venti viaggi al mese e ogni transito comporta 50 chilometri da percorrere in più a causa delle criticità, si registrano costi supplementari intorno ai 4mila euro mensili che fanno 48mila euro annui per ogni camion. Un peso ulteriore che, dato il basso potere contrattuale delle imprese di autotrasporto, ricade sulle spalle di queste ultime.
Le strade italiane sono disseminate di criticità, con pesanti disagi per gli autotrasportatori. Basti pensare ai problemi creati dai cantieri per l’adeguamento delle gallerie autostradali in Liguria o ai disagi sofferti da oltre dieci anni dai mezzi pesanti che trasportano merci pericolose, ai quali è chiuso il transito nelle gallerie dell’autostrada A18 Lentini – Siracusa.
Per evidenziare ulteriormente l’entità del problema, si richiamano i dati del Programma degli interventi di manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie reso pubblico dall’Anas: a dicembre 2023, su 599 interventi programmati il 36% era in corso, mentre appena il 4,5% era stato completato.
Come CNA Fita riteniamo pertanto imprescindibile che la Commissione permanente per le gallerie e il Governo siano più presenti e agiscano con maggiore speditezza, assicurando il completamento delle opere entro tempi certi e con risorse adeguate, rafforzando le capacità delle amministrazioni competenti. A tal proposito, considerando i persistenti disagi, si sottolinea la necessità di mantenere anche per il 2025 le risorse destinate ai ristori riconosciuti alle imprese di autotrasporto che percorrono l’autostrada in territorio ligure.
CNA Fita chiede con fermezza, inoltre, interventi immediati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per ripristinare al più presto la percorribilità delle gallerie sulla rete autostradale nazionale e ovviare a ogni altro intralcio alla circolazione. Imprese e cittadini hanno diritto di tornare alla normalità. Va garantito uno sviluppo sostenibile, sicuro e privo di rischi per il territorio e la vita delle persone.