M.F. Verniciature Industriali di San Giovanni in Persiceto festeggia 40 anni e una riuscita trasmissione d’impresa
lun 10 nov 2025
“Mi sono laureato in ingegneria meccanica, ho lavorato in grandi aziende, in Fiat Auto, nella Castelli per dirne alcune. Come ingegnere mi sono occupato di produzione, di qualità, di logistica. Poi ad un certo punto della vita ho deciso che volevo provare a fare da solo. E sono diventato prima libero professionista e poi finalmente imprenditore”. Fabio Lanzarini è titolare della “M.F. – Verniciature industriali e speciali” nella zona industriale di San Giovanni in Persiceto. La sua azienda quest’anno ha festeggiato i 40 anni di attività, è stata fondata nel 1985 ed ha ricevuto la tradizionale pergamena del Buon Anniversario di CNA Bologna.
Nella foto la consegna della pergamena CNA del Buon Anniversario: da sinistra i dipendenti Abdoulie Marong ed Elena Bergamini, Marisa Raffa CNA Bologna, i figli Giovanni e Caterina Lanzarini, la moglie e socia Carla Garagnani, il titolare Fabio Lanzarini, Andrea Balboni Presidente CNA Area Terre d’Acqua, Luca Donati CNA Bologna.
L’azienda fu “trasmessa” nel 2005 con l’affiancamento della consulenza CNA
In realtà di anni da imprenditore Lanzarini ne ha la metà, perché l’azienda l’ha acquisita nel 2005, grazie a CNA ed al suo progetto sulla trasmissione d’impresa. “CNA stava proponendo aziende il cui titolare voleva vendere in quanto non aveva eredi a cui trasmetterla. Con una consulente di CNA abbiamo visitato tre o quattro aziende interessate a vendere, alla fine mi sono interessato alla M.F. che all’epoca aveva la sede a Bazzano. Mi piaceva il loro progetto, il signor Malagoli l’aveva resa efficiente, era piccola e ben strutturata, ma andava trasformata al passo con i tempi. Sempre con l’affiancamento di CNA ho deciso di acquisirla. Il signor Malagoli mi ha affiancato per qualche mese”.
A suo giudizio, un progetto di trasmissione d’impresa è ancora attuale? “Certamente, ma andrebbe rinforzato. I tempi sono decisamente cambiati rispetto al 2005, tutto è più complicato e difficile per un giovane che vuole aprire un’impresa o un privato che ne vuole acquisire una già avviata. Occorre che le Istituzioni nazionali e locali aiutino questi aspiranti imprenditori: occorrono semplificazioni perché adesso veramente è tutto complicatissimo per chi fa impresa, occorrono incentivi o defiscalizzazioni, vanno semplificati la gestione e la burocrazia per chi è interessato ad acquisire aziende, sul modello delle start-up. Ma certamente occorre intervenire, perché troppe aziende che non riescono
a fare un passaggio generazionale rischiano di chiudere quando il titolare decide di smettere”.
Il titolare Fabio Lanzarini: “Tutto è cambiato rispetto a 20 anni fa. Ma lo rifarei di nuovo”
Quali innovazioni ha fatto, una volta divenuto titolare della M.F.? “Tutto è cambiato da allora. È cambiata completamente la gestione dell’ordine, ormai è un vestito su misura per ogni Cliente. Ho implementato la parte informatica, ho creato un Crm, ma soprattutto sono intervenuto sul pacchetto Clienti. La M.F. aveva un Cliente forte che garantiva l’80% del fatturato. A mio parere era rischioso affidarsi così tanto ad un unico Cliente per cui ho cambiato strategia e sono arrivato ad un portafoglio con 50 Clienti attivi. Per fortuna, perché nel 2008 c’è stata la crisi Lehmann Brothers e da allora tutto non è più stato come prima”.
“Ci occupiamo di verniciatura conto terzi di particolari industriali, siamo legati al mondo dell’industria delle macchine automatiche e lavorazioni, carpenteria, lamiere, telai anche di 6,50 mt, verniciamo motori elettrici, fino all’arredamento. Riverniciamo metallo ed anche legno. Nel 2018 ci siamo spostati da Bazzano a San Giovanni in Persiceto, oggi siamo 6 addetti, mia moglie Carla è socia dell’azienda. Trasferirci è servito per trasformarci e migliorare la nostra flessibilità, indispensabile per un mondo in continua evoluzione. I nostri Clienti sono soprattutto aziende locali: Modena, Bologna, Ferrara. I miei figli hanno una loro professione, si stanno creando la loro strada, ma collaborano con me, mio figlio Giovanni, ingegnere ambientale, per la gestione documentale: ambiente, rifiuti, antincendio, sicurezza, mentre mia figlia Caterina, laureata in lingue straniere lavora nella logistica, trasporti e documentazione”.
Rifarebbe la scelta che ha compiuto nel 2005? “Certo, non mi sono pentito. Il nostro non è stato un periodo particolarmente fortunato, è arrivato il Covid, non abbiamo mai avuto un momento completamente tranquillo. Lottiamo con la burocrazia e con la difficoltà a reperire manodopera. È stata dura! Ma, premesso tutto questo, ci sono state tante soddisfazioni da imprenditore, quando sei al timone. Sì, decisamente lo rifarei”.