Acconciatura ed estetica, vendita prodotti a domicilio

Acconciatura ed estetica, vendita prodotti a domicilio

A seguito della pubblicazione sul sito della Regione Emilia Romagna della seguente FAQ>>> sul tema delle consegne a domicilio, alla domanda:

“Alle imprese esercenti l’attività di acconciatore, la cui attività è sospesa, possono comunque fornire a domicilio ai loro clienti i prodotti inerenti i trattamenti che normalmente vendono in negozio, stante la chiusura dell’attività?"

La risposta è stata:

E’ consentito alle imprese esercenti l’attività di acconciatore la consegna a domicilio su ordinazione dei prodotti afferenti i trattamenti che di norma vendono alla clientela, fermo restando che al momento della consegna devono essere evitati contatti personali a distanza inferiore ad un metro.”

Cna ha richiesto alla Regione Emilia Romagna alcune precisazioni, ricevendo la seguente risposta:

“Si ritiene che, analogamente ai parrucchieri, anche gli estetisti possano effettuare consegna a domicilio, su ordinazione, dei prodotti che solitamente vendono in negozio. Come specificato nelle FAQ la consegna al domicilio su ordinazione si configura come una diversa “modalità organizzativa di vendita” rispetto alla forma di vendita in negozio, consentita in questo periodo emergenziale anche alle attività chiuse alla clientela; quindi non si ritiene necessaria una SCIA. La consegna può essere effettuata dall’esercente o da piattaforma, fermo restando che al momento della consegna devono essere evitati contatti personali a distanza inferiore ad un metro. E’ assolutamente vietato l’acceso al domicilio del cliente per effettuare trattamenti.

La Regione Emilia Romagna aveva precedentemente precisato che:

“Dal momento che è ammessa la consegna a domicilio anche per attività chiuse, si ritiene che il titolare dell’attività possa recarsi in negozio/sede per organizzare e svolgere l’attività di consegna a domicilio su ordinazione, fermo restando che l’esercizio deve essere chiuso alla clientela.”

Nell’ottica della tutela della salute pubblica, CNA invita tutte le imprese del settore ad attenersi a comportamenti ispirati alla massima cautela, tenendo sempre in considerazione che questa situazione di incertezza normativa può provocare approcci diversi da parte delle autorità di controllo locali. Per i prodotti venduti è necessario rilasciare regolare documentazione fiscale.


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