Biossido di titanio: l'E171 non è più considerato un additivo sicuro

Biossido di titanio: l'E171 non è più considerato un additivo sicuro

Il biossido di titanio (E171) è autorizzato come additivo alimentare nell'UE in base all'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008.

EFSA ha valutato nuovamente la sicurezza dell'additivo E171 nel 2016 nel quadro del regolamento (UE) n. 257/2010, che prescrive un programma di valutazione ex novo degli additivi alimentari autorizzati nell'UE prima del 20 gennaio 2009.  Nel suo parere del 2016 il gruppo di lavoro ANS dell'Autorità aveva raccomandato di eseguire nuovi studi per colmare le lacune nei dati sui possibili effetti sul sistema riproduttivo, dati sui quali poter impostare una dose giornaliera accettabile (DGA) della sostanza. Aveva anche evidenziato un margine di incertezza circa la caratterizzazione del materiale usato come additivo alimentare (E171), in particolare per quanto riguarda la dimensione delle particelle e la distribuzione granulometrica del biossido di titanio usato come E171.  

Nel 2019 l'EFSA ha pubblicato una dichiarazione sulla revisione del rischio legato all'esposizione all'additivo alimentare biossido di titanio (E171) effettuata dall'Agenzia francese per la sicurezza alimentare, l'ambiente e la salute sul lavoro (ANSES). Nella dichiarazione l'EFSA sottolineava come il parere dell'ANSES ribadisse le incertezze e le lacune nei dati già individuate dall'EFSA senza presentare risultanze che invalidavano le conclusioni precedenti dell'Autorità circa la sicurezza del biossido di titanio.

Nello stesso anno (il 2019) l'Autorità dei Paesi Bassi per la sicurezza degli alimenti e dei prodotti di consumo (NVWA) esprimeva un parere sui possibili effetti sulla salute del biossido di titanio come additivo alimentare, il che metteva in evidenza l'importanza di studiare gli effetti tossicologici sul sistema immunitario nonché i potenziali effetti di tossicità riproduttiva. In merito alla genotossicità dell'E171, l'Autorità ha dichairato che anche se le evidenze di effetti tossici in genere non sono state conclusive, sulla base di nuovi dati e metodi ancora più solidi non si sono potuti escludere timori di genotossicità e per tale motivo non è stato possibile stabilire un livello di sicurezza per l'assunzione quotidiana di questo additivo alimentare.

I gestori del rischio presso la Commissione europea e gli Stati membri dell'UE sono stati informati delle conclusioni dell'EFSA e rifletteranno sulle misure appropriate da assumere per garantire la tutela dei consumatori.

Riferimenti: pubblicazione EFSA del 06/05/2021.


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