Cna incontra Civica Popolare

Cna incontra Civica Popolare

Le domande di Cna Bologna a Civica Popolare, coalizione di Centro Sinistra:

Quali sono le proposte del partito Civica Popolare per le PMI italiane, come affrontare questo momento di ripresa economica. Infine, come possiamo definire oggi il vostro rapporto con i corpi intermedi come Cna?

Le risposte del candidato Pier Ferdinando Casini:

In questi 70 anni di democrazia l’economia è cambiata, sono cambiati gli scenari ma quello che è rimasto invariato è la qualità della piccola e media impresa artigiana. La grandezza e la forza dell’Italia è quel tessuto di piccole e medie imprese che rappresentano la quasi totalità del tessuto economico italiano.

I temi sono sempre quelli, è vero, fisco, burocrazia, tasse, ma nessuno mai ha fatto così bene come i Governi che abbiamo sostenuto in Parlamento, in un periodo così difficile come quello che abbiamo attraversato dal 2008 ad oggi: abbiamo riportato la disoccupazione all’11%, il dato più basso degli ultimi anni, abbiamo creato un milione di nuovi posti di lavoro e abbiamo lavorato molto bene anche sul tema della burocrazia.  

Mentre l’Italia cresceva, però giustizia e pubblica amministrazione sono purtroppo cresciuti meno. Il nostro obiettivo è di riportare l’Italia su questi temi al passo con gli altri Stati dell’Unione Europea, perché vogliamo un mondo più democratico e più libero.

Bisogna creare una nuova economia che non soffochi gli imprenditori ma che anzi incentivi all’assunzione e all’export. L’abolizione dell’articolo 18 ha portato numerose assunzioni in più, soprattutto per i giovani lavoratori, e nel nuovo Governo vogliamo fare ancora meglio.

Il piano industria 4.0 proseguirà perché è al futuro che le imprese devono guardare per portare in tutto il mondo l’artigianato di qualità e di eccellenza che abbiamo a Bologna, in Emilia e in tutto il nostro bellissimo Paese.

Il pericolo più grande è la disaffezione al voto, alla democrazia e lasciare che questo paese sia governato per slogan da incompetenti o moralisti.

Abbiamo avuto, in passato, qualche dissapore con i corpi intermedi perché non sempre hanno interpretato gli interessi delle piccole e medie imprese. Ad oggi però ne riconosciamo il valore e la loro capacità di sapersi rinnovare e crescere insieme alle imprese. Tante PMI esportano in tutto il mondo e dobbiamo essere in grado di accompagnarli nello sviluppo e nel futuro. 


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