Agevolare soggetti fragili o con disabilità ad entrare nel mondo del lavoro, grazie anche all’utilizzo di strumenti digitali. Quantomai necessari da quando siamo in una emergenza coronavirus che costringe ad una comunicazione ed a rapporti sempre più “a distanza”.

E’ il progetto di Cna Impresa Sensibile e Cna Pensionati Bologna “L’esperienza non chiude mai bottega” che ha partecipato al bando della Fondazione Carisbo “Nuove età” e che ha consentito di ottenere un fondo di 2.500 euro che sono stati investiti nell’acquisto di strumenti hardware e software per le persone che frequentano le attività di formazione professionale della Fondazione Opera dell’Immacolata Onlus (OPIMM). Il Centro di Formazione Professionale di Opimm si rivolge a giovani e adulti con disabilità mentale, disagio psichico, disabilità per malattia o trauma e/o in condizioni di disagio sociale.

Lunedì 19 ottobre nella sede Cna è avvenuta la consegna ufficiale di personal computer e altri strumenti digitali a Opimm Onlus: Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna li ha consegnati a Maria Grazia Volta, Direttore Opimm Onlus. Erano presenti Marisa Raffa, referente di Cna Impresa Sensibile Bologna, che ha ideato e realizzato il progetto. E Andrea Cossu, referente di Cedab srl, la società informatica di Cna che ha reperito e consegnato le attrezzature digitali.

“Il nostro impegno – spiega Maria Grazia Volta, Direttore di Opimm Onlus – è quello di facilitare l’inserimento al lavoro di persone adulte con disabilità. L’uso di attrezzature informatiche da quando c’è la pandemia sta diventando fondamentale per formare i partecipanti al corso e per rendere più semplice l’ingresso o il rientro nel mondo del lavoro. Il dono di Cna è stato dunque molto prezioso per Opimm”.

“Cna collabora da tempo con Opimm su progetti molto concreti – aggiunge Claudio Pazzaglia, Direttore di Cna Bologna –. Donando gli strumenti digitali a Opimm abbiamo voluto che la solidarietà evolvesse in azione concreta per agevolare questi lavoratori ad entrare sul mercato del lavoro anche in questa fase difficile”.

“Il progetto – conclude Marisa Raffa, Referente Cna impresa Sensibile Bologna – in origine aveva l’obiettivo di attivare azioni solidali che portassero benefici alla comunità, come ad esempio sistemare le panchine nei parchi pubblici grazie all’esperienza dei nostri soci pensionati. Col lockdown però non era più possibile svolgere queste attività in presenza e siamo riusciti a riconvertire il progetto finanziando un’attività, quella di Opimm, che grazie agli strumenti digitali può svolgersi anche col distanziamento. Il bando della Fondazione ha premiato la nostra scelta”.

Ma questa è solo la prima parte del progetto. Dopo aver fornito le strumentazioni digitali, in una seconda fase Cna Pensionati individuerà tra i suoi soci degli ex imprenditrici o imprenditori che per la loro attività hanno acquisito conoscenze informatiche che sono in grado di trasferirle ai lavoratori Opimm in formazione con un approccio semplice e non tecnico specifico. Conoscenze maturate anche grazie al laboratorio di informatizzazione digitale realizzato con gli studenti delle Aldini Valeriani.

Un linguaggio molto pratico appreso sul campo e finalizzato a trasferire quelle funzionalità della tecnologia utili nella vita quotidiana e comprensibile anche a soggetti più fragili. Come sono appunto i giovani ed adulti che frequentano le attività di formazione di Opimm e che, grazie all’intervento di Cna Impresa Sensibile e Cna Pensionati Bologna, ora hanno a disposizione strumenti digitali utili a ridurre quel distanziamento sociale provocato dall’emergenza coronavirus.


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