In giugno e luglio soffriranno parecchio i fatturati dei bar/ristoranti, autoriparatori e costruttori con cali previsti del 50%. Più ottimismo invece per acconciatori, estetisti ed impiantisti che prevedono diminuzioni del 10%.

Il potere d’acquisto dei clienti è decisamente diminuito per tutte le categorie, i ristoratori sono i più pessimisti: è diminuito per il 100% dei loro clienti.

L’applicazione dei protocolli sicurezza non è stato particolarmente problematico: abbastanza facile per tutti, acconciatori ed estetisti hanno avuto qualche difficoltà in più.

E l’applicazione di questi protocolli è stata particolarmente apprezzata dai clienti: in particolare dai clienti di acconciatori ed estetisti, impiantisti e costruttori.

Gli incentivi del Decreto Rilancio vengono ritenuti poco utili unanimemente da tutte le categorie.

La stagione è decisamente molto compromessa per bar e ristoranti, abbastanza compromessa per tutti gli altri ad esclusione degli autoriparatori che la vedono ancora recuperabile.

L’assistenza di Cna è stata utile per tutti i settori interessati all’indagine.

Sono questi i risultati più significativi di un’indagine realizzata da Cna Bologna tra un campione di un migliaio di imprenditori scelti tra le categorie di associati che sono maggiormente a contatto coi cittadini, offrendo servizi ai clienti finali: bar e ristoranti, autoriparatori, acconciatori ed estetisti, costruttori, impiantisti (elettricisti, idraulici, manutentori caldaie e climatizzatori). Alcune di queste aziende non sono mai state chiuse, altre hanno avuto chiusure differenziate, ma su tutte le imprese l’emergenza virus ha colpito duramente.

“Certamente tutte le categorie si aspettano mesi durissimi – spiega Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna -. Fatturati in calo, clienti con potere d’acquisto ridotto, stagione pesantemente compromessa. Però anche questa indagine dimostra che tra gli artigiani la voglia e la volontà di ripartire non manca. Nessuno degli intervistati ha manifestato la volontà di arrendersi. E’ importante che le regole di sicurezza antiCovid non solo siano stata applicate, ma che poche aziende le abbiano considerate di grandissima difficoltà, ciò dimostra che l’attività di Cna nel renderle il più semplice e applicabile possibile, ha funzionato. Ed è ancora più importante che i loro clienti abbiano in larghissima parte apprezzato queste misure che pure dei disagi li provocano. Sconforta invece vedere confermato come gli interventi economici messi in campo dal Governo siano per ora ritenuti inutili dagli artigiani. Cna con forza si sta impegnando affinché credito e liquidità diventino davvero un momento di rilancio per le attività. Perché se dopo le inevitabili difficoltà di giugno e luglio queste dovessero diventare strutturali, dopo l’estate le aziende farebbero davvero fatica a stare aperte e a confermare tutto il personale. Il Governo deve intervenire con urgenza se vuole che un patrimonio di esperienza, di occupazione e di ricchezza come quello degli artigiani non vada disperso”.

Bar e ristoranti

La metà sono rimasti chiusi dagli uno ai due mesi, il 40% oltre i due mesi. Appena riaperti, l’afflusso della clientela è stato scarso per il 50% degli esercizi. Sette aziende su dieci si aspettano in giugno e luglio un calo del fatturato del 50% rispetto allo scorso anno. Il protocollo sicurezza è stato abbastanza facile applicarlo per il 30% delle imprese e il 30% dei clienti ha apprezzato la sicurezza proposta. Per bar e ristoranti il 100% dei loro clienti ha diminuito il potere d’acquisto. Gli incentivi del decreto rilancio sono stati poco utili per il 60%. La stagione è compromessa per il 60%. L’intervento di Cna è stato abbastanza utile per il 60% e molto utile per il 30%.

Autoriparatori

La metà sono rimasti sempre aperti, il 25% ha chiuso dagli uno ai due mesi. Da marzo, l’afflusso della clientela è stato scarso per il 40% degli esercizi. Il 50% dei clienti ha rimandato lavori precedentemente prenotati. Quattro aziende su dieci si aspettano in giugno e luglio un calo del fatturato del 50% rispetto allo scorso anno, quattro aziende su dieci un calo attorno al 10%. Il protocollo sicurezza è stato abbastanza facile applicarlo per il 50% delle imprese e il 25% dei clienti ha apprezzato la sicurezza proposta. Per gli autoriparatori il 60% dei loro clienti ha diminuito il  potere d’acquisto. Gli incentivi del decreto rilancio sono stati poco utili per il 40%. La stagione è compromessa per il 30% ed è recuperabile per un altro 30%. L’intervento di Cna è stato abbastanza utile per il 50% e molto utile per il 40%.

Acconciatori ed estetisti

Il 100% è rimasto chiuso oltre i due mesi. Appena riaperti, l’afflusso della clientela è stato numeroso per il 65% degli esercizi. Il 35% prevede un calo del fatturato del 10% rispetto allo scorso anno, un altro 30% prevede che resti invariato. Il protocollo sicurezza è stato abbastanza difficile applicarlo per il 40% delle imprese e il 70% dei clienti ha apprezzato la sicurezza proposta. Per acconciatori ed estetisti il 50% dei loro clienti ha invariato il potere d’acquisto. Gli incentivi del decreto rilancio sono stati poco utili per il 30%. La stagione è compromessa per il 50%. L’intervento di Cna è stato abbastanza utile per il 60% e molto utile per il 30%.

Costruttori

Il 60% è rimasto chiuso dagli uno ai due mesi, il 20% oltre i due mesi. Quando hanno riaperto, l’afflusso della clientela è stato scarso per il 30% degli esercizi. Cinque aziende su dieci si aspettano in giugno e luglio un calo del fatturato del 50% rispetto allo scorso anno. Il protocollo sicurezza è stato abbastanza facile applicarlo per il 50% delle imprese e il 40% dei clienti ha apprezzato la sicurezza proposta. Per i costruttori il 60% dei loro clienti ha diminuito il potere d’acquisto. Gli incentivi del decreto rilancio sono stati poco utili per il 30%. La stagione è compromessa per il 30%, il 40% non lo sa prevedere. L’intervento di Cna è stato abbastanza utile per il 40%. Con l’emergenza Covid il 40% delle imprese ha perso molte opportunità per fare cantieri. Il 40% segnala come i costi per la sicurezza siano stati abbastanza gravosi.

Impiantisti (elettricisti, idraulici, manutentori caldaie)

Il 30% è sempre stato aperto, il 30% è rimasto chiuso dai 15 giorni al mese, il 20% dagli uno ai due mesi. Da marzo, l’afflusso della clientela è stato scarso per il 30% degli esercizi. Cinque aziende su dieci si aspettano in giugno e luglio un calo del fatturato del 10% rispetto allo scorso anno, tre su dieci un calo del 50%. Il protocollo sicurezza è stato abbastanza facile applicarlo per il 50% delle imprese e il 50% dei clienti ha apprezzato la sicurezza proposta. Per gli impiantisti il 70% dei loro clienti ha diminuito il potere d’acquisto. Gli incentivi del decreto rilancio sono stati poco utili per il 30%. La stagione è compromessa per il 40%, il 40% non lo sa prevedere. L’intervento di Cna è stato abbastanza utile per il 50%. Con l’emergenza Covid il 25% delle imprese ha perso molte opportunità per fare cantieri. Il 60% segnala come i costi per la sicurezza siano stati abbastanza gravosi.


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