Il Governo, su iniziativa congiunta del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi, ha lanciato un’iniziativa denominata “INNOVA PER L’ITALIA - la tecnologia, la ricerca e l’innovazione in campo contro l’emergenza Covid”.

Si tratta di un invito alle aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti che, attraverso le proprie tecnologie, possono fornire un contributo nell’ambito dei dispositivi per la prevenzione, la diagnostica e il monitoraggio per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Coronavirus (SARS-CoV-2) sull’intero territorio nazionale attraverso:

  1. Il reperimento, l’innovazione o la riconversione industriale delle proprie tecnologie e processi, per accrescere la disponibilità di:
  • dispositivi di protezione individuale, in particolare mascherine chirurgiche, mascherine FFP2/N95 con e senza filtro, mascherine FFP3/N99 conforme con Dir. 93/42 CEE, direttiva europea 89/686, e EN149:2001+A1:2009 o equivalenti;
  • produzione dei sistemi complessi dei respiratori per il trattamento delle sindromi respiratorie, inclusi tutti gli elementi che compongono il sistema complesso in cui i respiratori si inseriscono (valvole, display, …).
    Il Governo si rivolge alle aziende che già producono questi beni oppure quelle che possano convertire la propria produzione al fine di realizzarli (es. imprese del settore tessile per la manifattura di mascherine adatte agli scopi medici e nel rispetto degli standard necessari) oppure che possano sfruttare la propria capacità di produrre materiali adatti alla produzione o al funzionamento dei respiratori artificiali.
  1. Il reperimento di kit o tecnologie innovative che facilitino la diagnosi del Covid-19 in termini di:
  • tamponi e elementi accessori;
  • strumenti per la diagnosi facilitata e veloce, nel rispetto degli standard di affidabilità richiesta.
    Il Governo si rivolge alle aziende che operano nella produzione dei tamponi adatti alla diagnosi del Covid-19 così come quelle che potrebbero indirizzare la produzione. Si rivolge anche a quelle aziende che hanno già avviato sperimentazione e innovazione di tecnologie per una diagnosi facilitata e veloce, coerentemente con gli standard necessari definiti.
  1. Disponibilità di tecnologie e strumenti che, nel rispetto della normativa vigente, consentano o facilitino il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19, in termini di:
  • tecnologie e strumenti per il monitoraggio, la localizzazione e la gestione dell’emergenza;
  • tecnologie innovative per la prevenzione e il controllo della diffusione del Covid-19 nelle sue diverse forme.

    L’innovazione offre strumenti e tecnologie all’avanguardia utili per la prevenzione e il controllo dell’epidemia quali, a titolo esemplificativo, robot che svolgono attività generalmente effettuate dagli operatori sanitari e droni per disinfettare le aree pubbliche e monitorare il rispetto dei presidi sanitari. Il Governo si rivolge alle aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, in modo singolo o associato, che hanno già a disposizione piattaforme o le possono in brevissimo tempo adattare, tecniche e algoritmi di analisi e intelligenza artificiale, robot, droni e altre tecnologie per il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19 nel rispetto dei principi della privacy, sicurezza ed etica, che possano essere utilizzati per il supporto ai pazienti così come dalla Protezione Civile e gli altri Enti interessati.

All’interno del programma Innova per l’Italia saranno anche aperte delle “call to action” specifiche e di breve durata, denominate “fast call” che risponderanno alle esigenze di altri enti e istituzioni (es. Ministeri, Protezione civile, ecc) nei tre ambiti di riferimento del programma. Tutte le call qui >>> 

Informazioni per la partecipazione

Per partecipare all’iniziativa:

  • le proposte devono pervenire da aziende (startup, PMI, grandi imprese), enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni (che possono interagire con associati in grado di rispondere a queste esigenze), cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, quindi non singole persone o professionisti;
  • le proposte avanzate siano concrete e realizzabili in tempi compatibili con l’emergenza, pur senza alcun impegno od obbligo;
  • i proponenti devono mettere a disposizione, autocertificandosi, una componente significativa in termini di capacità produttiva e volumi per l’impiego sul territorio nazionale o a livello regionale in tempi brevi;
  • occorre esplicitare a quale ambito si desidera aderite tra le varie opzioni previste dall’iniziativa;
  • la proposta sottomessa alla valutazione deve essere corredata da opportune informazioni che consentano di valutare in tempi rapidi l’effettiva applicabilità (la descrizione dell’intervento non deve essere redatta in tono promozionale ma con informazioni tecniche);
  • devono essere esplicitati i tempi, le modalità e le possibili quantità per la realizzazione della proposta;
  • la proposta deve valere per tutto il territorio nazionale o per una o più regioni;
  • occorre che il proponente indichi i referenti per l’iniziativa che possibilmente

Tutte le aziende, le associazioni, le Università, gli Enti di ricerca e gli Istituti hanno la possibilità di aderire compilando apposito form >>> clicca qui.

Le proposte verranno valutate dalla struttura del Commissario Straordinario, che deciderà se attivarsi per i passi successivi mettendosi in contatto con i soggetti proponenti.

Il Governo auspica in una larga adesione, previa verifica che la proposta che si intende avanzare abbia una reale ed effettiva capacità di contribuire alla lotta per l’emergenza Covid-19.

Ricordiamo che il decreto Cura Italia ha previsto all’art. 5 delle misure di incentivo per la produzione di dispositivi medici e di protezione. La misura, gestita da Invitalia, riguarda sia le imprese che riconvertono il proprio sistema produttivo sia quelle che già producono questi dispositivi e che intendono ampliare e potenziare la produzione.
Il progetto deve avere un importo minimo di 200.000 Euro. Vai alla scheda di approfondimento della misura. Per maggiori informazioni o supporto contatta Serfina: tel. 051-370107, serfina@serfina.net.

All’interno del sistema CNA Bologna diverse aziende si sono già attivate per riconvertire la propria produzione e realizzare i beni di cui oggi c’è estremo bisogno nel Paese per affrontare l’emergenza sanitaria in atto. Alcuni associati del settore dell’automazione industriale sono a disposizione degli imprenditori che intendono modificare i propri processi produttivi e/o i propri macchinari offrendo il necessario supporto. Per attivare il contatto scrivere a sindacale@bo.cna.it


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