La moda etica e inclusiva di Laboratorio Cartiera premiata da Cna

La moda etica e inclusiva di Laboratorio Cartiera premiata da Cna

Cna finanzia il progetto sulla trasmissione di saperi dei maestri artigiani pellettieri a lavoratrici, lavoratori e tirocinanti del Laboratorio di Lama di Reno

 

Laboratorio Cartiera inserisce al lavoro migranti, rifugiati e persone svantaggiate

Realizza prodotti in pelle e tessuto con materie prime recuperate,

destinate allo smaltimento

 

Trasmettere il sapere artigiano a lavoratrici, lavoratori e tirocinanti impegnati nel Laboratorio Cartiera, il laboratorio di moda etica che inserisce migranti, rifugiati e persone in condizioni di svantaggio e che produce artigianalmente articoli in pelle e tessuto con materie prime recuperate, altrimenti destinate allo smaltimento.

 

È il progetto “Cna e Laboratorio Cartiera - Trasmettere saperi per una moda etica” sostenuto da Cna Impresa Sensibile con le risorse raccolte grazie al 5 per mille. Un progetto che vuole favorire il ricambio generazionale, facendo incontrare esperti maestri artigiani con le lavoratrici e i lavoratori di Cartiera, per garantire un futuro all’artigianato.

 

Ogni anno Cna Impresa Sensibile nazionale sostiene progetti ritenuti meritevoli in quanto contribuiscono alla crescita civile e sociale attraverso il lavoro artigiano. Per il quarto anno consecutivo è stato valorizzato un progetto presentato da Cna Impresa Sensibile della sede di Bologna.

 

Quest’anno viene premiato il progetto che coinvolge il Laboratorio Cartiera, avviato nel 2017 all’interno dell’ex Cartiera di Lama di Reno a Marzabotto. Un laboratorio di moda etica che produce accessori in pelle e tessuto, recuperando materie prime di elevata qualità, secondo le tecniche dell’artigianato Made in Italy. Cartiera dal 2017 ha raccolto e recuperato 14 tonnellate di pelle finita e formato 115 persone nell’ambito della pelletteria.

Laboratorio Cartiera oltre che modello di sostenibilità, lo è anche di inclusione sociale in quanto inserisce al lavoro migranti, rifugiati, persone in condizioni di svantaggio. A dare forma al Laboratorio è stata la collaborazione tra la cooperativa sociale Lai-momo ed Ethical Fashion Initiative, programma delle Nazioni Unite che mette in connessione piccole realtà artigianali del Sud del mondo con grandi marchi internazionali della moda.

Oggi il team di Laboratorio Cartiera è formato da una decina di persone affiancate da un esperto pellettiere. Realizzano artigianalmente borse di varie tipologie, zainetti e porta oggetti recuperando materie prime (pelli e tessuti) provenienti dalle filiere produttive di grandi marchi per trasformarsi in articoli di qualità. E importanti marchi hanno creduto in questo progetto, ordinando i prodotti artigianali di Cartiera.

Il progetto “Trasmettere saperi per una moda etica” intende favorire il cosiddetto “ricambio generazionale”, problema che riguarda diversi settori produttivi, in particolare l’artigianato. Verranno attivati percorsi formativi in una logica di trasmissione delle competenze: due esperti maestri artigiani che oggi sono in pensione lavoreranno insieme al team di Laboratorio Cartiera, per sviluppare alcuni prototipi di prodotti in pelle ex-novo, sempre utilizzando i materiali di recupero di Cartiera.

Gli interventi di affiancamento e tutoraggio saranno preziose occasioni di dialogo intergenerazionale e interculturale tra gli artigiani di Cartiera, che rappresentano il futuro della pelletteria artigianale, e i maestri artigiani attualmente in pensione, custodi di un patrimonio professionale di inestimabile valore.

Il progetto sarà anche l’occasione per rilanciare competenze tradizionali della produzione Made in Italy di oggetti artigianali che localmente vengono realizzati soltanto da un numero ridotto di produttori, a causa di processi di delocalizzazione. Oggetti che invece possono essere valorizzati grazie alle tecniche di eco-design e all’utilizzo del materiale re-used.

Al termine della formazione in Laboratorio, sarà organizzato un evento che promuoverà il percorso formativo e mostrerà ai cittadini i valori sociali, ambientali e interculturali che lo hanno caratterizzato.

 

Chi è e cosa fa Cna Impresa Sensibile

 

Cna Impresa Sensibile è una Associazione di Promozione Sociale senza fini di lucro creata da Cna per coniugare etica e lavoro, economia e crescita sociale, benessere e produzione di ricchezza. Fa incontrare il mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa con il vasto pianeta dell’inclusione sociale.

 

Tra le sue varie iniziative:

•          Inserimento al lavoro dei disabili

•          Sostegno delle popolazioni colpite da calamità naturali, sia in Italia che all’estero

•          Inserimento giovani volontari del Servizio Civile nelle strutture Cna per accoglienza immigrati, assistenza pensionati, attività culturali

•          È soggetto titolare del 5×1000, che indirizza verso progetti impegnati nel sociale

 

https://www.cnaimpresasensibile.it/

“E’ il quarto anno consecutivo che Cna nazionale premia un progetto di Cna Impresa Sensibile Bologna, ne siamo orgogliosi – commenta Antonio Gramuglia, Presidente Cna Bologna – È un progetto che unisce tre valori: la trasmissione dei saperi, l’inclusione al lavoro, il riutilizzo dei materiali riciclati. Si parla sempre di sviluppo sostenibile, questo progetto lo mette in atto concretamente”.

"E’ un progetto di grande interesse, utile anche per aumentare la sensibilità delle altre imprese sul tema della sostenibilità – aggiunge Rosa Grimaldi, Delegata del Sindaco per la Promozione Economica – Come Città Metropolitana ci piacerebbe inserirlo nella Bologna Innovation Square”.

“Certamente Cna Bologna è una locomotiva nella progettazione di progetti sensibili – spiega Jacopo Basili, Cna Impresa Sensibile nazionale –. Ha prodotto delle idee che sono diventati format a livello nazionale. Sono progetti che vengono sostenuti col 5 per mille devoluto a Cna Impresa Sensibile, per cui chi sceglie di devolvere alla nostra onlus sa che sosterrà progetti di grande qualità sociale”.

“Laboratorio Cartiera propone un modello contro un’idea di scarto – afferma Andrea Marchesini Reggiani, Fondatore Laboratorio Cartiera – e promuove progetti dove sono in atto trasformazioni. Noi recuperiamo materiali, con questi creiamo nuovi prodotti, abbiamo attenzione verso le persone che lavorano con noi. Di grande importanza è il recupero dei saperi artigiani che hanno fatto grande l’impresa italiana”.

“Nessuna persona, nessun materiale, nessun luogo può essere considerato scarto. È questa idea che mi ha sempre affascinato del progetto Laboratorio Cartiera – dice Valentina Cuppi, Sindaca di Marzabotto –. Dopo la chiusura della Cartiera una intera comunità stava scomparendo, adesso c’è la rinascita e coi fondi Pnrr sarà recuperata anche un’altra parte della Cartiera. È importante attirare imprese interessate a insediarsi”.

“Col progetto ‘Trasmettere saperi per una moda etica’ due maestri artigiani pellettieri in pensione per un anno affiancheranno i lavoratori del Laboratorio Cartiera – conclude Marisa Raffa, Referente Cna Impresa Sensibile Bologna – È quello che chiamiamo ‘volontariato delle competenze’, la trasmissione di un sapere artigiano da chi è in pensione a chi è in attività o sta per iniziarla, lo abbiamo già sperimentato con successo in altri ambiti, dalla sartoria alla meccanica”.


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