Le misure del Governo per contrastare il “caro bollette”

Le misure del Governo per contrastare il “caro bollette”

Il Governo italiano ha attivato misure per contrastare il rincaro del costo dell’energia già dalla seconda metà del 2021 e ha potenziato questo quadro di aiuti alle imprese nel corso del 2022.
Con la Legge di Bilancio 2023 diverse misure sono state riproposte, con alcune modifiche, anche per il primo trimestre 2023, prorogate poi anche per il secondo trimestre 2023 ma con una tendenziale riduzione degli aiuti.

Il quadro degli interventi operativi ad oggi è il seguente:

CREDITI DI IMPOSTA SULLE SPESE DI ACQUISTO DI ENERGIA ELETTRICA E GAS

Sono state varate misure diverse, relativamente al periodo di spettanza del credito e di valore dello stesso, in base alla classificazione delle imprese fatta in relazione allo specifico consumo energetico e all’ambito di attività. Il credito di imposta spetta se si è registrato un aumento dei costi energetici di almeno il 30% (calcolato confrontando la spesa media del trimestre 2022 antecedente a quello su cui si calcola il credito con analogo periodo del 2019)

  • Energivori 
    (parametri identificativi degli energivori: entità di consumo di energia elettrica, attività economica, incidenza delle spese energetiche sui parametri economici delle imprese. Iscrizione degli energivori in apposito elenco):
     
    • credito del 20% sulle spese elettriche del I trimestre 2022
    • credito del 25% sulle spese elettriche del II trimestre 2022
    • credito del 25% sulle spese elettriche del III trimestre 2022
    • credito del 40% sulle spese elettriche del IV trimestre 2022
    • credito del 45% sulle spese elettriche del I trimestre 2023
    • credito del 20% sulle spese elettriche del II trimestre 2023
  • Imprese a forte consumo di gas 
    (parametri identificativi dei “gasivori”: entità di consumo di gas, attività economica, incidenza delle spese energetiche sui parametri economici delle imprese):
     
    • credito del 10% sulle spese gas del I trimestre 2022
    • credito del 25% sulle spese gas del II trimestre 2022
    • credito del 25% sulle spese gas del III trimestre 2022
    • credito del 40% sulle spese gas del IV trimestre 2022
    • credito del 45% sulle spese gas I trimestre 2023
    • credito del 20% sulle spese gas del II trimestre 2023
  • Imprese non energivore:
     
    • credito del 15% sulle spese elettriche del II trimestre 2022, per imprese con potenza impegnata pari ad almeno 16,5 kW
    • credito del 15% sulle spese elettriche del III trimestre 2022, per imprese con potenza impegnata pari ad almeno 16,5 kW
    • credito del 30% sulle spese elettriche del IV trimestre 2022, per imprese con potenza impegnata pari ad almeno 4,5 kW
    • credito del 35% sulle spese elettriche del I trimestre 2023, per imprese con potenza impegnata pari ad almeno 4,5 kW
    • credito del 10% sulle spese elettriche del II trimestre 2023, per imprese con potenza impegnata pari ad almeno 4,5 kW
  • Imprese non gasivore:
     
    • credito del 25% sulle spese gas del II trimestre 2022
    • credito del 25% sulle spese gas del III trimestre 2022
    • credito del 40% sulle spese gas del IV trimestre 2022
    • credito del 45% sulle spese gas del I trimestre 2023
    • credito del 20% sulle spese gas del II trimestre 2023

La normativa ha fissato nel termine del 31/12/2022 l’uso in compensazione dei crediti di imposta del I e II trimestre 2022 mentre per quelli relativi al III e IV trimestre 2022 con il Decreto Aiuti Quater la data entro cui utilizzarli è stata posticipata al 30/09/2023, previo invio di apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 16/03/2023 circa i crediti maturati nell’esercizio 2022. Vi è la possibilità di remissione in bonis per la mancata comunicazione all’Agenzia delle Entrate nei tempi previsti.
Per quanto attiene i crediti di imposta del primo e del secondo trimestre 2023 questi vanno utilizzati entro il 15/11/2023. Il DL n. 132 del 29 settembre 2023 ha infatti anticipato a questa data la scadenza inizialmente fissata a fine 2023.

Le aziende che non hanno cambiato fornitore dal 2019 possono richiedere al proprio fornitore, in forma scritta, la verifica di spettanza e il calcolo del valore del credito di imposta relativo ai vari periodi.

CNA Bologna, per chi non si trova nella condizione di poter chiedere il calcolo del credito al proprio fornitore, mette a disposizione dei propri associati il servizio erogato dal proprio partner ALI Srl (gli interessati possono chiedere l’offerta per questo servizio compilando l’apposito form >>>). 

Il servizio è a titolo oneroso e conviene attivarlo solo se si ha una spesa mensile di energia elettrica attorno ai 2.000 € e una spesa gas attorno ai 1.000 €. Questi riferimenti economici rappresentano indicazioni molto sommarie.

Per una migliore valutazione di convenienza, clicca in fondo alla notizia per utilizzare un file di autovalutazione inserendo i dati specifici delle proprie bollette (istruzioni: scaricare il file e compilarlo indicando i propri dati in termini di consumo annuo, punti di fornitura e spesa per la materia prima).

ONERI DI SISTEMA

Per le forniture elettriche:

  • sono stati azzerati gli oneri generali di sistema per tutti i trimestri del 2022;
  • annullamento degli oneri generali di sistema anche per il I trimestre 2023 ma solo per le utenze domestiche e quelle non domestiche con potenza disponibile fino a 16,5 kW.

Per le forniture gas invece gli oneri generali sono stati ridotti per tutti i trimestri del 2022 e la misura è prorogata, per il 2023, fino al III trimestre.

IVA AGEVOLATA

Le forniture di gas usato per combustioni civili ed industriali (ad esclusione degli usi termoelettrici) hanno beneficiato dell’aliquota ridotta al 5% per tutto il 2022. Tale misura è prorogata fino al 30 settembre 2023 e l’agevolazione è stata estesa anche per l’energia termica prodotta con gas metano in esecuzione ad un contratto di servizio energia e per le forniture di servizi di teleriscaldamento.

Per il 2023 è stata ridotta al 10% l’aliquota IVA applicata al pellet.

SOSPENSIONE DELLE MODIFICHE UNILATERALI DEI CONTRATTI DI FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS NATURALE

Il legislatore è intervenuto per impedire che contratti con condizioni favorevoli potessero essere modificati prima della loro naturale scadenza sospendendo, fino al 30 aprile 2023, l'efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all'impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo, ancorché sia contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte. Fino alla data del 30 aprile 2023 sono quindi inefficaci i preavvisi, comunicati prima del 10 agosto 2022 dai fornitori ai propri clienti relativamente all’attuazione di modifiche unilaterali di contratto, salvo che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate.

ARERA ha provveduto a chiarire quali sono le situazioni di modifica contrattuale non ammesse nel periodo definito.
Clicca qui >>> per esaminare il documento dell’Autorità.

Nel caso le aziende dovessero aver subito tali modifiche, occorre procedere a presentare formale reclamo.

CNA Bologna raccoglie segnalazioni di queste situazioni attraverso il canale mail info@cnaenergia.it per poter evidenziare il problema a livello nazionale e verso l’autorità competente.


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