La Camera di commercio di Bologna ha deciso di  dedicare un milione di euro alle imprenditrici bolognesi che diventeranno mamme nel 2020. 

“Abbiamo voluto riservare un milione di euro alle imprenditrici che diventeranno mamme quest’anno – ha spiegato Valerio Veronesi, presidente della Camera di commercio di Bologna -. Gestire un’impresa richiede un impegno costante, ogni giorno a qualsiasi ora. Farlo con un neonato è una avventura tanto bella quanto impegnativa. Il nostro obiettivo è riconoscere e valorizzare le imprenditrici, non farle sentire sole, fornire loro un aiuto concreto: un milione di euro per rendere la loro vita più facile a casa e in impresa”.

Alla conferenza stampa di presentazione con il Presidente Veronesi sono intervenute le Consigliere della Camera di commercio Donatella Bellini, Rita Ghedini, Maria Vittoria Pegoli, assieme al Segretario generale della Camera di commercio Giada Grandi.

Con i contributi a fondo perduto della Camera di commercio ogni imprenditrice neo mamma nel 2020 potrà ricevere fino a 12.500 euro per:

- aumentare l’organico dell’azienda, per far fronte alla sua minore presenza in ufficio;
- allestire postazioni di lavoro a casa, acquistando computer, portatili o notebook, stampanti, scanner,  attivare collegamenti internet ad alta velocità;
- attivare collaborazioni con temporary manager;
- coprire la metà delle spese sostenute per asili nido, baby sitter, baby parking.

Le domande potranno essere presentate da tutte le imprenditrici individuali, le socie amministratrici di società di persone, le legali rappresentanti o consigliere delegate di società di capitali, dal 14 settembre 2020 al 16 ottobre 2020.

Per informazioni:  Cna Impresa Donna Bologna cnaimpresadonna@bo.cna.it  051.299287

Tutte le informazioni sono disponibili su www.bo.camcom.it

Il contributo di un milione di euro per le neo mamme imprenditrici nel 2020 è stato affiancato dall’iniziativa “Sei una mamma imprenditrice? Raccontaci la tua storia”, con la quale la Camera ha chiesto alle donne che hanno già vissuto questa esperienza di raccontarsi e che alla conferenza stampa di presentazione del contributo hanno raccontato a voce la loro storia.  Ecco in sintesi le testimonianze delle imprenditrici selezionate per raccontare la loro esperienza:

Ramona Casamento, Tecnotrade, società specializzata nella realizzazione di software:  “Sono madre di cinque figli e imprenditrice. La richiesta che vorrei fare è quella di lavorare tanto sui servizi alle mamme e alle famiglie. Mi piace quello che faccio ma mi piace pure stare con la mia famiglia”.

Federica Frattini, Podere San Giuliano, agriturismo:  “C’era un solo problema, mio figlio aveva la poppata alle 13:00 in punto… quante volte ho allattato mentre cucinavo con la sala piena. La forza di una donna sta in questo, nel non abbattersi mai di fronte alle difficoltà e trovare sempre una soluzione”.

Costanza Gagliano e Nicole Traini, Emmebo, rastrelliere per  passeggini:  “Vorremmo dare l’esempio ai nostri figli dell’impegno che ci vuole a costruire qualcosa che non è soltanto per noi ma è anche per altri. Il lavoro come buon esempio”.

Annamaria La Pusata, Medil, società di costruzioni:  “Sono grandi e tanti i sacrifici ma basta un dolce sorriso della mia bimba per farmi sentire una mamma imprenditrice invincibile”.

Claudia Beatrice Mosangini, 3000– Ecosurvey, impresa che opera nella consulenza geologica ambientale:  “Essere madre: che “impresa”!”.

Myriam Passarini, Solettificio Savoia:  “Non avevo nessuno che potesse aiutarmi a gestire il bimbo ma dovevo farcela! E così ho fatto frullare il mio cervello e mi sono rimboccata le maniche. Un vero imprenditore non può arrendersi!”

Emanuela Pugliese, Hotel Ristorante Emi:  “Posso solo avvalermi di una buona capacità organizzativa, del sostegno dei miei familiari e della pazienza dei miei collaboratori”.

Irene Toni, Porca Vacca Soc. Agr. Coop Sociale, agrimacelleria:  “Ho un bimbo di sei anni e con salti mortali, grazie anche a mio marito, ai nonni e ai bisnonni, posso conciliare il lavoro e la famiglia”.

Maria Traficante, After Cel, start up di cavi tecnologci per il settore aereo:  “Il sogno mio e di mio marito è di creare un asilo all’interno della nostra azienda per poter dare lavoro a giovani che possano avere figli senza vivere le difficoltà che abbiamo avuto noi”.

Le testimonianze selezionate sono disponibili integralmente sul sito della Camera di commercio: www.bo.camcom.it assieme a tutte le informazioni sul contributo alle neo mamme.


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