RESTAURIAMO: Oggetti e opere ‘rivivono’

RESTAURIAMO: Oggetti e opere ‘rivivono’

DA “L’IMPRESA FA NOTIZIA”
SPECIALE ARTIGIANATO ARTISTICO
Il Resto del Carlino – 28 febbraio 2019

Esperti di pittura e di scultura, professionisti della metallurgia ed ebanisti, artigiani della ceramica e restauratori, storici dell’arte e architetti. È un eterogeneo caleidoscopio di libere professioni, interessi personali e desiderio di contribuire al bene della comunità ad animare, dal 2010, le attività di RestauriAmo, l’associazione bolognese senza fini di lucro che punta a diffondere, riguardo agli oggetti di uso quotidiano come per i grandi capolavori, i concetti di conservazione, recupero e valorizzazione. «Il punto – dicono dal direttivo di RestauriAmo – è sensibilizzare la cittadinanza, a partire dalle giovani generazioni, per favorire un mutamento culturale duraturo, che ponga le opere al centro di un percorso fatto di conoscenza, amore e salvaguardia delle stesse». Il mezzo scelto per raggiungere questo nobile scopo è calarsi, con i propri saperi, fra la gente, attraverso l’organizzazione di incontri, seminari, laboratori e convegni che, organizzati in scuole, accademie e musei, favoriscano in particolar modo «lo scambio continuo fra opinione pubblica e addetti ai lavori, su un terreno delicato come quello della tutela del patrimonio artistico».

Una definizione di arte, quella propugnata da RestauriAmo, di portata piuttosto ampia, visto che, come spiegano i fondatori, spazia «dai mobili e dalle cornici di pregio che magari abbiamo in casa a libri antichi e porcellane, passando a volte per una piccola chiave o per un vetro istoriato, oppure per il semplice picchiotto di un portone». In quasi un decennio di attività, speso a stretto contatto con numerose realtà locali consolidate e in collaborazione con gli organismi pubblici che si occupano di restauro e conservazione, RestauriAmo ha vantato e vanta partnership con strutture di pregio, pubbliche e private, fra le quali spiccano, tra le altre, le Collezioni comunali d’Arte di Palazzo D’Accursio, il Museo Davia Bargellini e il Museo civico Medievale.

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