Simone Righi, quando l’arte orafa sceglie gioielli etici e sostenibili

Simone Righi, quando l’arte orafa sceglie gioielli etici e sostenibili

Gentile, un po’ “schivo”, come spesso sono le persone che per inclinazione rifuggono da quanto può costituire un riconoscimento alla loro opera o al loro comportamento.

Simone Righi, 57 anni, oltre per la bravura nella sua professione, è conosciuto a Bologna (e non solo) come l’orafo dei gioielli etici e sostenibili. La sua “bottega artigiana” di via Sant’Isaia è inclusa nella prestigiosa mappa dell’economia sostenibile sotto le Due Torri del portale “Bologna is fair” e di recente è stata premiata, insieme ad altre imprese, da Cna Bologna nel corso della Cena di solidarietà di fine 2023 come esempio di azienda sostenibile.

Oltre a praticare il mestiere nel modo più artigianale possibile, Righi, infatti, è rivenditore autorizzato della linea Ethical Jewels della Gioielleria Belloni

“Nella mia professione e nella vita ho cercato di essere sempre attento ai valori della solidarietà e del volontariato impegnandomi, come potevo, nel sociale e a favore dell’ambiente”, spiega Righi che ha aperto l’attività nel 1995 dopo essersi diplomato nell’ istituto professionale per orafi Margaritone di Arezzo.

“Nel 2010 – prosegue – sono venuto a conoscenza del progetto Ethical Diamond creato dal gioielliere milanese Francesco Belloni. Un’iniziativa che mi ha subito conquistato anche per il modo in cui era nata”.

“Belloni – spiega l’orafo – era solito fare beneficienza donando una percentuale dei proventi delle vendite e nel 2004 aveva scelto come destinatario Survival International, un’associazione attiva nella protezione dei popoli indigeni e delle loro terre. Con sua sorpresa però si era visto rifiutare la donazione perché i diamanti venduti potevano anche arrivare da terre prese alla popolazione dei Boscimani in Africa”.

“Per questo si mise a cercare una ‘fonte etica’ delle materie prime, fuori dalle logiche delle grandi compagnie, scoprendo (grazie anche all’aiuto dell’associazione) due miniere canadesi di diamanti estratti nel rispetto dei diritti umani dei lavoratori e ambientali, le cui pietre sono tutte munite di un certificato gemmologico e tracciate dalla miniera al negozio, da cui iniziò poi ad approvvigionarsi.

Quindi cominciò a produrre la propria linea di gioielli utilizzando oro Fairmined, fornito dall’ ARM Alliance for Responsible Mining che raccoglie e commercia oro proveniente da piccole cooperative in Perù, Bolivia e Colombia garantendo ai minatori un prezzo maggiore rispetto a quello di mercato in modo che possano impegnarsi a non inquinare il loro ambiente e promuovendo il miglioramento delle loro condizioni di vita”.

Righi da allora distribuisce i diamanti etici ed i gioielli in oro Fairmined, inoltre da qualche anno è diventato licenziatario Fairmined quindi ha cominciato a realizzare gioielli in oro etico. Una delle sue ultime creazioni è un gioiello in movimento, un anello in oro su cui scorre un trenino, con dentro i passeggeri e il macchinista.  

“Lavoro quasi esclusivamente su richiesta – conclude Righi – e i miei gioielli nascono, secondo la tradizione artigiana, dall’ascolto dei clienti e dall’interpretazione e realizzazione dei loro gusti e richieste”. 

Piccoli, grandi, capolavori come l’orecchino che ha la forma della costellazione dell’Orsa Maggiore.

Nel suo laboratorio utilizza esclusivamente energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.

 

Nome: Simone Righi laboratorio orafo artigianale
Attività: Laboratorio orafo artigianale
Indirizzo: Via Sant'Isaia, 66/a Bologna
Tel. 051 9974656

Chat on Whatsapp