“Cosa vuoi fare da grande? Ti interessa lavorare in una piccola impresa?”. Sono state le domande rivolte a 150 ragazze e ragazzi delle terze medie dell’Istituto Comprensivo di Malalbergo e Baricella. Domande utili per valutare il possibile percorso scolastico più adatto a concretizzare uno specifico progetto lavorativo, tenuto conto della ricchezza di opportunità che vengono dal tessuto di imprese artigiane e di Pmi del territorio.

“Individuare la rotta verso il futuro” è il titolo dell’iniziativa organizzata da Cna Area Terre di Pianura e dall’Istituto Comprensivo di Malalbergo e Baricella con il patrocinio dei Comuni di Malalbergo e Baricella, in collaborazione con le psicologhe di AltraFase.

Venerdì 25 novembre Cna Terre di Pianura e una decina di imprese del territorio hanno incontrato i ragazzi dell’Istituto in tre appuntamenti a Baricella, Altedo e Malalbergo. Sono intervenuti il Sindaco di Baricella Omar Mattioli con l’Assessore Lamberto Forni e la Vicesindaco di Malalbergo Maura Felicani, insieme al Dirigente dell’Istituto Cristina Arci e alla professoressa Elisa Soverini.

“Noi piccoli imprenditori – spiega Alessandro Ritelli, Presidente Cna Area Terre di Pianura – pensiamo sia importantissimo parlare con gli studenti e le loro famiglie, con la Scuola e le Istituzioni, per riuscire a trasmettere il valore e le opportunità che le nostre realtà di impresa, pronte ad accogliere nuovi collaboratori per crescere assieme, possono portare al territorio. Non riusciamo spesso a raccontare bene chi siamo, cosa facciamo e le soddisfazioni che ci dà il nostro lavoro e quello che creiamo. Con questi appuntamenti ci mettiamo in gioco, assieme a Cna, per portare la testimonianza delle nostre realtà, per farci conoscere e confrontarci con i ragazzi, ascoltando le loro aspettative, paure e dubbi”.

 

Le imprese protagoniste

Alessandro Ritelli ha parlato anche come titolare de “L’Arte della Pasta” di Minerbio, insieme a lui le altre aziende Cna Terre di Pianura: Enzo Ponzio per CO.E.SA. costruzioni di Budrio, Daniela Griggio di Coop Autotrasporti & Facchini di Minerbio, Massimiliano Masi di Equipe Max e Rina Parrucchieri di Baricella, Davide Trerè di Lavorazioni Meccaniche Cavazza di Medicina, Roberto Bonora di Bonora Autoriparazioni di Malalbergo, Erica Borghi imprenditrice grafica di Minerbio. Gli incontri tenuti con i ragazzi nella giornata di venerdì erano stati preceduti da un meeting on line organizzato da Cna e la scuola rivolto ai genitori degli studenti dell’IC di Malalbergo e Baricella, nella quale erano state portate le testimonianze di altre imprese grazie agli interventi di Davide Castelli di Cer Energie di Granarolo e di Cristina Tullini dello Scatolificio Medicinese.

Il valore dell’iniziativa è stato condiviso dagli altri Comuni del territorio e sono in programma nuovi incontri, a partire da quelli per genitori e studenti dell’Istituto Comprensivo di Granarolo che vedranno un primo confronto con le famiglie nel webinar che si terrà nella serata del 1° dicembre e, successivamente, l’incontro con i ragazzi a scuola, nella prima metà del mese di dicembre, in parallelo con altri momenti funzionali all’orientamento organizzati dalla scuola.

 

Evitare il mismatch nel mercato del lavoro

L’obiettivo di queste iniziative di orientamento scolastico, oltre a far apprezzare ai giovani le realtà imprenditoriali locali di minori dimensioni, è quello di evitare il cosiddetto “mismatch” nel mercato del lavoro: giovani che non riescono a trovare occupazione una volta diplomati o laureati, da un lato, e imprese che non riescono a trovare personale specializzato, dall’altro.

“Abbiamo portato dei dati concreti su cosa cercano le aziende del territorio – prosegue Carlotta Ranieri, Referente Cna Area Terre di Pianura -. Ovvero personale amministrativo, addetti specializzati nella meccanica, nell’edilizia e nell’impiantistica, cuochi e addetti nel settore enogastronomico, addetti nel turismo e nel settore pulizie. Abbiamo spiegato come le imprese artigiane e le Pmi siano particolarmente longeve, un indicatore che risponde alle richieste di sicurezza espresse dai ragazzi e dalle famiglie: in generale le imprese bolognesi registrano una vita media superiore al dato regionale e nazionale (circa 15 anni) e, guardando ai settori dove rilevante è la presenza di imprese artigiane o medio-piccole, l’età media è superiore alla media provinciale (come nel caso delle aziende dei trasporti che hanno una media di 20 anni di attività, o quelle dei servizi e della produzione una media di 19 anni di attività). Abbiamo aggiunto che non esistono mestieri solo per uomini o solo per donne, come hanno spiegato Daniela Griggio che dirige una cooperativa di autotrasporto e Massimiliano Masi, titolare di un salone di acconciatura. Inoltre, le nuove soluzioni tecnologiche adottate dalle imprese hanno alleviato la fatica per chi ci lavora. Infine, abbiamo detto che in un’azienda artigiana si può lavorare come dipendente, ma si può anche diventare socio e addirittura aprirne una da soli”.

 

Il 60% degli studenti orientati a istituti tecnici e professionali, il 40% al liceo

E gli studenti come hanno reagito? Per molti di loro queste informazioni sono state una novità assoluta, per cui hanno ascoltato con molto interesse e chiesto quali percorsi professionali si devono intraprendere per chi vuole “studiare per diventare artigiano”.

Nella consultazione degli studenti è emerso che il 60% circa era orientato a scegliere un istituto tecnico o professionale, il 40% circa un liceo. E a tutti è stato illustrato in che modo, a prescindere dallo studio superiore prescelto secondo le proprie attitudini, era possibile proseguire gli studi tramite i canali degli IFTS (Istruzione e formazione tecnica superiore), delle Lauree ad Indirizzo Professionale o dei percorsi universitari più tradizionali (lauree triennali e magistrali).

 


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