Le nostre imprese lottano con coraggio. L’assemblea Cna al Teatro Duse
lun 21 ott 2013“Il termine ‘coraggio’ è qualcosa di reale, è il simbolo dei tempi che stiamo vivendo. Ogni mattina i nostri imprenditori si alzano e lottano con coraggio per rimanere in piedi nonostante la crisi. Hanno una passione sanguigna per il lavoro. Bologna non è una vecchia signora addormentata: Bologna è viva”. E’ una dichiarazione d’amore per gli artigiani e le piccole e medie imprese del nostro territorio quella di Valerio Veronesi, presidente della Cna Bologna, alla sua prima assemblea annuale da numero uno della confederazione. I tempi cambiano e cambia anche il modo di concepire questo appuntamento: addio alla tradizionale relazione del presidente, sostituita da un’intervista stile talk show, condotta dalla giornalista Luisella Costamagna, e spazio alle voci delle imprese, che portano esempi concreti sul loro lavoro quotidiano e si confrontano con le istituzioni, la politica, le banche: “La relazione era uno strumento valido in passato. Oggi le nostre imprese – afferma il presidente – ci chiedono uno scatto e un cambiamento, allora perché non cominciare da qui?”.
Il cardinale Caffarra
Sul palcoscenico del Teatro Duse di Bologna va in onda un video che parla di eroi e fa scorrere sullo schermo i volti di coloro che fanno impresa ogni giorno. E’ il coraggio, la parola chiave di questo appuntamento annuale. Lo sottolinea anche il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, chiamato ad aprire i lavori: “Al coraggio – dice – aggiungerei la parola ‘pazienza’: insieme, sono le due attitudini spirituali necessarie nei momenti di difficoltà”. Poi ricorda il passo del Compendio della dottrina sociale della Chiesa, laddove si parla dell’impresa artigiana, e conclude: “Abbiate la consapevolezza che il vostro lavoro, il lavoro artigianale, può costituire un’occasione per rendere più umano il vissuto lavorativo. E’ ciò che vi auguro e sono sicuro che questo è il vostro desiderio e la vostra certezza”.
L’intervista al Presidente Cna Bologna Valerio Veronesi
“Imprese coraggiose, il Governo meno”
Tocca poi a Veronesi riassumere un anno ancora difficile. “Prima di questa assemblea la Cna ha realizzato un sondaggio del quale voglio dare una lettura positiva. Il sondaggio dice che il 70% delle nostre imprese ha perso fatturato. Ecco, vorrei vederla così: nonostante tutto, queste imprese sono ancora qui. Questo significa dimostrare coraggio tutti i giorni. Noi lo facciamo, le istituzioni lo dimostrano questo coraggio?”. Il nodo sta proprio qui: “Il coraggio – continua Veronesi, incalzato dalle domande di Luisella Costamagna – dovrebbe averlo chi ti deve indicare la strada. Invece le cose non vanno così”. Non è coraggiosa la legge di stabilità, non è stato coraggioso il Governo a non recepire la proposta illustrata al primo ministro Enrico Letta dalla Cna: una manovra da 23 miliardi che non prevedeva nuove tasse, metteva risorse per la crescita, garantite da una copertura economica grazie al taglio delle spese. “Questa proposta non è stata accolta. Ma noi dobbiamo continuare a stare sul pezzo, a esserci, a far capire che abbiamo bisogno di un cambio di passo. Se vogliamo che l’Europa esca da questa situazione, dobbiamo far capire ai nostri politici che abbiamo bisogno di loro”.
“Burocrazia zero, Bologna locomotiva della Regione”
Intanto la regola numero uno è guardare avanti e continuare a lanciare sfide. Come, per esempio, quella di azzerare la burocrazia e quella di guardare con fiducia all’inizio del 2014, quando Bologna sarà finalmente Città Metropolitana, e cominciare da lì un percorso che porti la nostra città a fare da locomotiva della regione. “Burocrazia zero – sostiene il presidente Veronesi – è qualcosa che ci fa sognare. Non deve succedere che due imprenditori che fanno lo stesso mestiere ma abitano in due Comuni diversi in provincia di Bologna, debbano avere regole diverse per gestire la loro attività. Tutto questo porta confusione, sono lacci e lacciuoli che incagliano il nostro lavoro”. Il ruolo di primo piano di Bologna, invece, parte dall’esempio della Camera di Commercio, guidata da un uomo storicamente legato alla Cna, Giorgio Tabellini, e che è riuscita, prima in Italia, a finanziare i Confidi regionali: “Oggi il credito è linfa per le imprese – ricorda Veronesi – e speriamo che l’esempio della nostra Camera di Commercio venga seguito dagli altri enti camerali italiani”.
“Per il futuro Cna si impegnerà su credito, innovazione e internazionalizzazione”
Infine, le parole d’ordine della Cna di Bologna per il futuro: credito, innovazione, internazionalizzazione. “Sono questi i cardini per agganciare la ripresa”, afferma Veronesi. L’export è il fiore all’occhiello: “Il 54% di tutto l’export italiano è in mano ad aziende con meno di cento dipendenti – snocciola i dati il presidente – quindi stiamo parlando di noi, delle nostre aziende. Sono i nostri artigiani, con la valigia in mano, in giro per il mondo a portare i nostri prodotti”. Poi, ultima ma non meno importante, la ricerca: una sfida sulla quale si gioca la competitività. “L’innovazione cammina insieme all’educazione. Dobbiamo educare i nostri artigiani a vivere in modo diverso dal passato, a cercare clienti e lottare per averli e mantenerli, a investire nell’innovazione che ti permette di essere competitivo con la fascia di mercato a cui ti rivolgi”.
“Il coraggio sia un virus”
Nonostante tutto, il messaggio che esce da questo appuntamento annuale, secondo il presidente di Cna Bologna, è positivo: “Deve essere positivo – conclude – perché le nostre aziende si sono tutte rimboccate le maniche. Confido che anche la politica faccia la sua parte, e spero che il nostro coraggio sia contagioso come un virus, senza polemica, perché abbiamo bisogno di essere compatti, come sono compatti gli altri Paesi del mondo che hanno vinto e superato questo momento di difficoltà”.